PESARO - Minaccia di ucciderla per «risolvere» i suoi problemi. Le distrugge il cellulare per isolarla e impedirle di avere contatti con l’esterno. Una convivenza invivibile tanto che la figlia si sarebbe rivolta al padre esausta: «Sei un mostro».
E’ iniziato ieri davanti al collegio del tribunale di Pesaro il processo nei confronti di un 40enne dello Sri Lanka residente a Pesaro. Per lui in passato era scattato il codice rosso e l’allontanamento dalla famiglia. Secondo l’accusa oltre alle minacce di morte verso la moglie, connazionale, l’avrebbe anche aggredita in più occasioni con strattonamenti, spinte, pugni e violente tirate di capelli. Tanto da farla cadere a testa. Lesioni che hanno fatto finire la signora in ospedale per ferite alla testa giudicate guaribili in tre giorni. Poi le avrebbe impedito di telefonare a parenti e amici, temendo probabilmente che potesse raccontare le violenze subite, fino ad arrivare a prenderle il cellulare dalla borsa e romperlo per non consentirle di utilizzarlo.
I contrasti
Minacce costanti, come quella di prendere un coltello e uccidere la donna per risolvere i problemi.
Secondo lui la moglie non avrebbe diritto all’immobile, mentre lei sostiene il contrario. Di qui una serie di incomprensioni e violenti diverbi sfociati nelle botte. Questo aveva fatto scattare il divieto di avvicinamento alla donna. L’avvocato Michele Mariella è pronto a smontare le accuse anche dal punto di vista del sostentamento economico. La prossima udienza sarà quella del 5 ottobre quando verrà ascoltato l’imputato e alcuni testimoni del rapporto conflittuale.