Ubriaco al pronto soccorso in piena pandemia, simula malori e sfotte i sanitari: condannato

Pesaro, ubriaco al pronto soccorso in piena pandemia, simula malori e sfotte i sanitari: condannato
Pesaro, ubriaco al pronto soccorso in piena pandemia, simula malori e sfotte i sanitari: condannato
di Luigi Benelli
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Martedì 23 Febbraio 2021, 01:55

PESARO -  Aveva simulato malori e sfottuto i medici, finisce a giudizio e viene condannato. Il fatto risale all’aprile del 2019 ed è la cronaca di una notte sopra le righe per un 52enne pesarese. Alle 3,30 di notte si era recato al pronto soccorso del San Salvatore in preda ai fumi dell’alcol.

Qui, secondo quanto ricostruito, ha iniziato a disturbare i medici prima pretendendo di usare il telefono, poi con altre messe in scena.

I medici lo hanno allontanato una prima volta dopo aver visto il suo alto tasso alcolico. Non contento è tornato sul posto fingendo un malore. I sanitari lo hanno posizionato sulla barella per le cure del caso, ma lui stava facendo semplicemente finta di star male perché ha iniziato a ridere, sghignazzare e prendere in giro i medici. Si è rialzato da solo ed è stato accompagnato alla porta. Tutto finito? Neanche per sogno. Non pago del disturbo arrecato, è tornato nuovamente dentro la struttura dove ha rimesso in piedi la stessa scenetta del malore e delle risate per schernire i medici. Si era accasciato una prima volta a terra e una seconda volta sull’auto della polizia intervenuta dopo l’allarme dei medici. Il tutto mentre stavano anche entrando persone in codice rosso e dunque realmente bisognose di cure. L’uomo è stato portato via definitivamente dal San Salvatore dalla Volante della Polizia. L’uomo avrebbe dovuto essere denunciato per ubriachezza molesta, ma visto che il reato è stato depenalizzato è stato semplicemente multato. Poi si è appreso che si è presentato anche dai carabinieri per sporgere denuncia verso i medici. E’ scattata quindi la denuncia per interruzione di pubblico servizio. Ieri il processo davanti al giudice monocratico del tribunale di Pesaro con il 52enne assistito dall’avvocatessa Emanuela Manna. Il pubblico ministero aveva chiesto la condanna a 5 mesi e il giudice lo ha condannato invece a 2 mesi. 

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