Pesaro, truffa dei ricambi Folletto taroccati, commerciante assolto: «Non lo sapeva»

Pesaro, truffa dei ricambi Folletto taroccati, commerciante assolto: «Non lo sapeva»
Pesaro, truffa dei ricambi Folletto taroccati, commerciante assolto: «Non lo sapeva»
di Luigi Benelli
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Martedì 3 Dicembre 2019, 08:40

PESARO - Accusato di vendere prodotti tarocchi del noto marchio Folletto, finisce a processo. Ma è assolto. La storia è finita in tribunale a Pesaro perché un 60enne originario di Mondavio è finito alla sbarra con l’accusa di commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione

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In pratica secondo un’indagine della guardia di Finanza era stato accertato che alcuni prodotti come filtri e sacchetti erano stati introdotti dalla Cina sul territorio italiano. «Prodotti che recavano il marchio VorWerk, ovvero la celebre Folletto – spiega l’avvocato dell’azienda Marcello Bana del Foro di Milano – si tratta di prodotti che presuppongono una contraffazione, alterazione o uso di marchi o brevetti. L’indagine delle fiamme gialle ha permesso di trovare una serie di venditori in tutta Italia». E anche a Pesaro è accaduto perché l’imputato è stato pizzicato a una fiera mentre vendeva sacchetti e filtri, si parla di 206 pezzi. Il loro valore non è così elevato, ma si trattava di prodotti tarocchi tanto che per l’accusa «riproducevano pedissequamente brevetti registrati di marca Folletto».
 
L’uomo è stato accusato anche di ricettazione perché i prodotti in questione sono stati importati dalla Cina. Secondo l’accusa l’imputato «al fine di procurarsi un ingiusto profitto, conoscendone la provenienza delittuosa, acquistava e riceveva 206 pezzi di ricambio contraffatti». Quello che per tanti italiani è uno dei marchi di riferimento per le pulizie, non ha certo girato la testa dall’altra parte ed è voluto andare fino in fondo. Ma il giudice ha valutato l’intero caso secondo un’altra prospettiva. L’imputato è stato assolto perché non avrebbe saputo di aver acquistato prodotti contraffatti, fidandosi dell’importatore. «E’ una sentenza che ci lascia molto sorpresi – continua il legale Bana – chi esercita il commercio ha il dovere di informarsi rispetto alla provenienza dei prodotti. Sicuramente aspetteremo le motivazioni della sentenza e cercheremo una strada affinchè la procura ricorra in appello. I prodotti erano contraffatti, ma subentra l’elemento soggettivo del saperlo o meno. Andremo avanti a tutelare l’azienda e i suoi prodotti originali». 
Truffa e contraffazione
In tutta Italia non mancano denunce per truffa o contraffazione rispetto ai ricambi o prodotti del noto marchio. L’azienda Folletto conosce bene il problema tanto che ha pensato di distribuire una pubblicazione ai cittadini in modo mirato, agendo sui territori, per segnalare come riconoscere i veri agenti Folletto e i veri prodotti.

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