Trova un portafogli pieno di soldi e corre a portarlo in questura: «Sarebbe bello se anche il Comune ringraziasse Faruk»

Trova un portafogli pieno di soldi e corre a portarlo in questura: «Sarebbe bello se anche il Comune ringraziasse Faruk»
Trova un portafogli pieno di soldi e corre a portarlo in questura: «Sarebbe bello se anche il Comune ringraziasse Faruk»
di Eleonora Rubechi
4 Minuti di Lettura
Martedì 31 Maggio 2022, 08:32 - Ultimo aggiornamento: 14:26

PESARO - Un portafogli contenente denaro e documenti smarrito in centro storico e l’appello su una popolarissima pagina social per ritrovarlo, appello speranzoso quanto “inutile” dato che il portafoglio in questione, con il suo generoso contenuto, veniva velocemente ritrovato e raccolto e altrettanto rapidamente consegnato in Questura da un coscienzioso giovane, un immigrato del Bangladesh, alle prese con una quotidianità a ostacoli: fuggito dal suo Paese e con un presente precario di sopravvivenza.

Faruk, questo è il suo nome, nel portare il portafogli smarrito con tutto quello che conteneva alla polizia, ha dato un esempio di senso civico non scontato e non banale.

E oggi il proprietario del portafogli, residente in Basilicata e solo di passaggio a Pesaro, attraverso la stessa pagina social che ha reso virale il suo appello, ha fatto sapere di non aver voluto ripartire senza prima aver avuto la possibilità di incontrare e ringraziare lo sconosciuto. Un incontro privato e un ringraziamento pubblico diffuso nuovamente attraverso i social, postando il suo grazie su “Sei di Pesaro se...” a cui ha aggiunto una richiesta.

La speranza e la preghiera

«Sarebbe bello se il Comune di Pesaro potesse ringraziare pubblicamente Faruk e di poter far sapere che il mondo è sempre di più della belle persone». Una richiesta rivolta direttamente al sindaco Matteo Ricci e all’assessore alla Gentilezza Camilla Murgia, raccontando una storia ricca di dolore e di speranza, di chi ha scelto la nostra città per costruirsi una nuova vita. «Partirò per la mia Basilicata - ha scritto il proprietario del portafogli - portando via con me un ricordo che difficilmente potrà mai essere rimosso. Volevo condividere la mia gioia per aver finalmente incontrato e potuto ringraziare il ragazzo del Bangladesh che al ritrovamento del mio portafogli si è recato subito in Questura. È stato bello aver potuto condividere con lui un gelato e raccontarci un po’ di noi, seduti nello stesso luogo del ritrovamento. Ovviamente nel raccontarci, sono emerse anche le tristezze e i dolori di chi ha avuto meno fortuna. La famiglia lontana, i dolori e i segni delle torture subite nell’attraversare il territorio libico, quei segni cosi vistosi sul suo corpo segnavano ferite nel mio cuore. Non si riesce a rimanere freddi e impassibili difronte a tanta sofferenza. Ma come spesso capita a chi ha avuto una vita sofferta, l’onestà vince sempre su tutto. Lui poteva prelevare la liquidità (non di poco conto) e buttare in un cestino il portafogli. Questo gesto fa onore a lui, alla sua comunità e alla città di Pesaro. La stessa città che si distingue per essere una città che accoglie a braccia aperte e a difesa dei diritti. Spero che questo mio scritto raggiunga le istituzioni, il sindaco Matte Ricci, l’assessore alla gentilezza e altri ancora, un loro ringraziamento per un gesto nobile che ha reso ancor più bello quanto di bello Pesaro ha già sarebbe anche un segnale forte nei confronti di chi spesse a volte ingiustamente discrimina. Ringrazio tutti coloro che si sono prodigati per me. A te Faruk lascio invece uno spazio aperto nel mio cuore. Sii onesto sempre, questa tua onestà ti sarà ripagata per un futuro migliore che ti consentirà di poter abbracciare quanto prima i tuoi figli e l’amore della vita che è tua moglie. Non piangere Faruk vedrai che la vita questa volta ti sarà amica». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA