Pesaro, troppi viaggi in autostrada: il pendolare dello spaccio preso al casello con la cocaina nelle mutande

Pesaro, troppi viaggi in autostrada: il pendolare dello spaccio preso con la cocaina nelle mutande
Pesaro, troppi viaggi in autostrada: il pendolare dello spaccio preso con la cocaina nelle mutande
di Luigi Benelli
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Martedì 7 Luglio 2020, 03:25 - Ultimo aggiornamento: 8 Luglio, 14:59

PESARO - Troppi viaggi sospetti, troppe volte usciva al casello di Pesaro. Non un pendolare del lavoro, ma un personaggio nel mirino degli agenti della squadra mobile che hanno così iniziato a seguire le mosse di un albanese di 22 anni. E il loro fiuto era tutt’altro che sbagliato. 

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Sabato pomeriggio, il ragazzo, con la sua Fiat Punto, è uscito nuovamente al casello di Pesaro ed è stato quindi fermato dagli uomini della Mobile. Ciò che è emerso successivamente è che i viaggi quotidiani a Pesaro servivano a raggiungere ogni giorno la città per incontrarsi con giovani pesaresi nei parcheggi dei centri commerciali della zona Palas. L’atteggiamento agitato e nervoso dello straniero ha subito insospettito i poliziotti, che di conseguenza, hanno deciso di approfondire il controllo procedendo ad una perquisizione del veicolo e personale. 
Il controllo ha avuto gli esiti aspettati. In macchina il giovane aveva 15 dosi di cocaina di pezzatura da 1 e da 2,5 grammi per un totale di circa 28 grammi. E addosso aveva anche 400 euro, ritenuto provento di spaccio. La droga era nascosta negli slip.
 
Il giovane, nullafacente e incensurato, risulta residente in Albania, clandestino in Italia, con dei permessi di soggiorno turistici a breve durata. 
Scena muta
Il 22enne è stato tutt’altro che collaborativo e non ha voluto fornire alcuna indicazione agli agenti della Squadra mobile, neppure da quale città romagnola arrivasse. Per i poliziotti un corriere della droga pronto a incontrare clienti o rifornire piccoli pusher. È stato quindi arrestato per spaccio di stupefacenti. Ieri mattina l’udienza di convalida in tribunale. L’avvocato ha chiesto i termini a difesa, motivo per cui il giovane è stato rilasciato con divieto di ingresso a Pesaro. Una “punizione” tutt’altro che esemplare che lascia sempre perplessi cittadini e forze dell’ordine, ma la legge prevede questo in materia di stupefacenti, comma quinto. Ovvero quando i quantitativi non sono elevati non si procedeall’arresto dello spacciatore.
Spacciatori pendolari
Nei giorni scorsi gli agenti avevano arrestato un altro pendolare della droga. Si trattava di un 26enne nigeriano arrivato con un regionale da Ancona, quindi viaggiava in direzione opposta da sud a nord. Appena aveva visto i poliziotti era scappato tra i binari per poi rifugiarsi in un negozio. Qui, raggiunto dai poliziotti, li ha anche aggrediti. Addosso aveva 11 grammi di eroina termosigillata, pronta per essere ingerita. Dunque pusher che partono da fuori Pesaro per arrivare in città e spacciare nella zona del Miralfiore o ricevere i clienti vicino al casello.

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