PESARO - Si cala dal tetto fino a raggiungere il balcone sopra la casa dell’ex. Un’alba davvero complicata per via di una giovane che non si rassegnava alla fine della relazione con il suo fidanzato. Bisogna riavvolgere il nastro fino a sabato sera quando la volante della questura di Pesaro era intervenuta in piazzale Primo Maggio, in centro storico, a seguito della richiesta di un 35enne che lamentava il fatto che la sua ormai ex fidanzata lo stesse importunando.
I poliziotti hanno riportato la calma e tutto sembrava finito. Ma ieri mattina all’alba, alle 5, il giovane ha chiamato nuovamente i poliziotti. «Lei è qui, non mi lascia in pace, sta prendendo a calci e pugni la porta». Il rumore ha svegliato anche i vicini, così gli agenti sono intervenuti ma della ragazza, 37enne, nessuna traccia. Il giovane era convinto che lei non se ne fosse andata e di averla vista girare tra i quattro piani del condominio. «E’ ancora qui, cercatela, la bici è qui sotto». Ma i poliziotti non l’hanno trovata, così se ne sono andati. Tempo mezz’ora altra chiamata. «L’ho vista è sul terrazzo al terzo piano, quello vicino al mio».
Ma quell’appartamento era sfitto, per cui non c’era modo di entrare. I poliziotti sono tornati e hanno controllato nuovamente ed effettivamente l’appartamento era chiuso e non si vedevano segni di effrazione.
Contemporaneamente, i vigili del fuoco, hanno fatto salire una scala con un cesto per poter recuperare la giovane. Le operazioni per fortuna sono andate bene e la ragazza è stata portata in salvo, evitando ogni terribile conseguenza. Lei, molto provata e scossa, ha accettato di sottoporsi alle cure dei medici per potersi calmare e poter razionalizzare la fine della storia d’amore con il ragazzo. Ha ammesso il suo disagio psichico, un primo passo per non ripetere quanto accaduto.