PESARO La brusca frenata del cantiere per gli alloggi economici di Villa Ceccolini, 82 appartamenti di housing sociale, e i circa 70 potenziali inquilini rimasti all’improvviso privi dell’aspettativa di un tetto sicuro, tra famiglie a reddito medio-basso, giovani coppie senza figli, single, anziani soli, disabili.
L’escalation di problemi
Due micce esplosive che rischiano di innescare una spirale pericolosa in un contesto da una parte di crisi dell’edilizia, tra rincari di materie prime ed energia con lavori al rallentatore, dall’altra di crescita dei ”nuovi poveri” diventati ormai una normalità sempre più diffusa. È questo il senso dell’allarme lanciato dall’avvocato Gabriele Belfatto, segretario del Sunia Pesaro Urbino, il sindacato che tutela inquilini e assegnatari, rimasto allibito leggendo ieri la notizia del tutto inaspettata.
«Una gran brutta bega che il Comune deve prendere di petto e risolvere quanto prima - parte all’attacco il noto legale che guida il Sunia -, c’è il rischio di un’escalation di disagio per le famiglie che presumo vivano in una situazione abitativa provvisoria, avendo avuto finora la certezza che entro i primi mesi del 2024 avrebbero ricevuto le chiavi del nuovo appartamento. Tre anni di attesa sono tanti. Troppi. Mi preoccupano le difficoltà che queste persone devono affrontare. Potrebbero anche ritirarsi, visto il termine slittato all’11 settembre 2026.
Altri 3 anni
«Sappiamo che quella dell’affitto è una criticità nazionale, ma localmente ci siamo attivati perché il percorso di housing sociale si potesse chiudere nel più breve tempo possibile. Sono 70, su 105 arrivate in totale, le domande ammissibili a fronte di una disponibilità di 82 alloggi. Siamo intervenuti subito appena la società “Dea capital real estate sgr spa” del costruttore William Guerra ci ha comunicato il rallentamento dei lavori. Il Comune si è trovato costretto, a garanzia dei futuri affittuari, a sospendere la graduatoria. L’augurio è che la ditta finisca i lavori prima del termine richiesto di 3 anni. Di questi alloggi c’è bisogno, un’esigenza reale che dà risposte a 70 famiglie».
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