Pesaro, squarciate le gomme
di tredici auto ​di cacciatori

Pesaro, squarciate le gomme di tredici auto ​di cacciatori
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Lunedì 21 Settembre 2015, 20:36 - Ultimo aggiornamento: 20 Ottobre, 10:54
PESARO - Prima battuta di caccia amara per almeno tredici appassionati dell'esercizio dell'arte venatoria. Coinvolti alcuni dei cacciatori che domenica mattina di buon’ora hanno scelto la zona di Chiusa di Ginestreto per la prima uscita stagionale in una delle diverse "Zrc" attive sulla Provincia. Infatti almeno tredici vetture di altrettanti cacciatori, lasciate parcheggiate lungo strada San Donato, quella che dal punto vendita "Da Patenta" arriva a Ginestreto, sono state ritrovate con le gomme squarciate da un coltello. La denuncia alla stampa è stata fatta dall'avvocato Alberto Malavolta, presidente dell'Ambito territoriale di Caccia Pesaro 1. Malavolta è venuto a conoscenza dei fatti da due guardiacaccia al lavoro nel primo giorno della nuova stagione venatoria perchè partecipava a una battuta di caccia in un’altra località e offre alle vittime del teppista il patrocinio gratuito. “E’ il minimo che potessi fare - racconta - Questo atto mi ha lasciato sbigottito - commento - perché mai nella zona di Pesaro si sono verificati atti vandalici così forti e gravi. Per questo motivo mi sono subito attivato nei confronti degli enti preposti e renderò piena la mia disponibilità a titolo completamente gratuito in favore di tutti i cacciatori danneggiati". Questi potrebbero anche essere ben di più di tredici, qualcuno infatti potrebbe aver cambiato la gomma danneggiata prima dell'arrivo dei guardiacaccia o degli altri cacciatori, in caso di future denunce si conoscerà il numero esatto di persone coinvolte. Per quanto riguarda il o i responsabili l'ipotesi è che il vandalo abbia raggiunto il posto in moto o in motorino dal momento che la strada pur se in discesa è piuttosto trafficata e a piedi sarebbe stato troppo esposto e in auto non avrebbe avuto spazio per parcheggiarla. E' facile supporre che il motivo dell'atto vandalico sia dovuto ad una forma di protesta, illegale, nei confronti del mondo dei cacciatori. "Chiunque abbia agito in questo modo - continua Malavolta - e qualunque si stata la sua appartenenza o ideologia o motivazione, ha solo dimostrato di essere un vandalo meritevole del massimo rigore penale". Nella zona sono presenti alcune villette probabilmente dotate di telecamere di videosorveglianza: la visione dei firmati potrebbe aiutare le forze dell'ordine a rintracciare il colpevole.

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