«Spazio in spiaggia per i giovani». Ma i bagnini gelano il sindaco: «I clienti li scegliamo noi»

Pesaro, «Spazio in spiaggia per i giovani». Ma i bagnini gelano il sindaco: «I clienti li scegliamo noi»
Pesaro, «Spazio in spiaggia per i giovani». Ma i bagnini gelano il sindaco: «I clienti li scegliamo noi»
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Martedì 4 Maggio 2021, 07:05

PESARO - Ombrellone cercansi per far spazio sulle spiagge, da Ponente a Sottomonte, alle comitive di giovani e adolescenti. Ma fa già discutere operatori balneari e associazioni di categoria, il messaggio lanciato domenica dal sindaco Matteo Ricci. Se è caccia aperta a uno o più ombrelloni da riservare ai giovanissimi, rispettando il distanziamento e le regole di questa seconda stagione Covid, è altrettanto vero che questo si scontra con le istanze di alcuni balneari, che avrebbero già chiuso o quasi le prenotazioni per la stagione, e con un certo anticipo. 

Ragioni del no

Ci sono operatori che non hanno detto no alle compagnie sotto l’ombrellone ma solo per numeri limitati, e con la tendenza a ospitare comitive fra i 25-30 anni per non avere troppi problemi con assembramenti e rispetto delle regole. Rispondono così alla missiva del sindaco 25 operatori balneari con un post sulla pagina ufficiale facebook Bagnini Pesaro. A ruota segue anche il commento del presidente degli Albergatori, Fabrizio Oliva, che invita il sindaco a riflettere. Il videomessaggio del sindaco ha colto di sorpresa la categoria dei balneari. Non c’è solo il nodo della gestione di porzioni di spiaggia libera dalla Baia a Sottomonte da affidare anche in questa stagione con bando pubblico, ma il sindaco si è impegnato a cercare una risposta alle richieste numerose di ragazzi e famiglie, che chiedono la possibilità al gestore del proprio stabilimento di riservare un ombrellone per la comitiva. Per i balneari dalla Baia a Ponente fino agli operatori di Sottomonte, resta però un punto fermo la libertà di scelta di ogni bagnino nel prediligere la propria clientela e con un’offerta diversificata a misura di turisti e famiglie. 

Chiamata all’unità

«Uniamo le forze e cerchiamo di rispondere anticipatamente al sindaco, perché come spesso capita la chiarezza non va sempre d’accordo con la politica – scrivono gli operatori consorziati – anche in questa seconda estate Covid non è conveniente per diversi operatori, soprattutto in certe porzioni di spiaggia, e a prenotazioni quasi al completo partite fin da marzo, riuscire a garantire con certezza l’esatto numero di ombrelloni liberi, senza sapere se e per quanto tempo verranno poi occupati.

Eppure è nostro dovere farlo, perché offriamo un servizio all’intera collettività e all’indotto ricettivo. Ci spiace però constatare ancora una volta, che noi balneari siamo visti come un ostacolo alla città o alla sua Amministrazione, come fossimo una “pecora nera”. 

Il monito

«Va ricordato al sindaco ma anche alle famiglie che chiedono posti per i propri figli in comitiva, che anche in questa stagione la pandemia e gli attuali protocolli, hanno privato in media 50 ombrelloni per ogni stabilimento, senza distinzione. Se consideriamo nel complesso tutti gli stabilimenti solo di Ponente, nella fascia centrale di viale Trieste, parliamo di quasi 2 mila ombrelloni. Lo scorso anno abbiamo garantito da uno a tre ombrelloni per le compagnie, anche se in numero ridotto rispetto a una stagione normale, ma al tempo stesso siamo stati presi di mira e accusati di non garantire altri ombrelloni ai turisti e alle famiglie in hotel. 

I numeri

«Ma la verità è che con i ragazzi ci sono spesso problemi e le famiglie lo sanno bene, perché invece di gruppetti da 4 o 6 si ritrovano in 10-12 sotto uno stesso ombrellone. Non vogliamo essere occasione di contagio e intendiamo fare il nostro lavoro rispettando le regole che ci vengono date, ma nessuno creda che sia facile. Per l’avvio di questa stagione già a rilento, giustamente gli albergatori tutti, hanno richiesto di riservare una quota in più di ombrelloni ai turisti, anche perché non è ancora dato sapere in che periodo riusciranno a prenotare, tenendo conto dell’effetto campagna vaccinale, fatto sta che la coperta è corta. 

Niente miracoli

«Tutto poi considerando l’annoso problema dell’erosione costiera, e ora la mancanza di sabbia è evidente, soprattutto a Levante e a Sottomonte. Per i miracoli, noi caro sindaco, non siamo ancora attrezzati».

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