Vallefoglia, mezzo kg di hashish in camera e in cantina: arrestati e condannati due ragazzi di 20 anni

Gli arresti effettuati dalla polizia
Gli arresti effettuati dalla polizia
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Sabato 17 Dicembre 2022, 03:55 - Ultimo aggiornamento: 19:36

PESARO - Oltre mezzo chilo di droga, arrestati due pusher ventenni. Il personale della Polizia di Stato in servizio presso la Squadra Mobile di Pesaro, a conclusione di una mirata attività d’indagine, ha arrestato due giovani ventenni, residenti a Vallefoglia, per il reato di detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente. 

L’indagine ha origine da un controllo effettuato dal personale di una Volante, nei confronti di un giovane, trovato in possesso di hashish e che per tale motivo è stato segnalato alla locale Prefettura.
Le successive investigazioni hanno consentito di risalire a due ventenni, un italiano e un albanese, residenti a Vallefoglia, sospettati di essere i fornitori dell’hashish. Sulla base degli elementi acquisiti dagli investigatori, la Procura della Repubblica di Pesaro ha delegato una perquisizione nei confronti dei due giovani, alla quale è stata data esecuzione nella mattinata di giovedì. Nel corso delle operazioni all’interno dell’abitazione del cittadino italiano sono stati rinvenuti e sequestrati 123 grammi di hashish, un bilancino e del materiale per il confezionamento delle dosi. La droga era nascosta nell’armadio della camera da letto. Il giovane lavora ed è incensurato. Poi la perquisizione effettuata nei confronti del giovane albanese che ha portato al sequestro di 408,7 grammi di hashish. 
Questa era nascosta in cantina.

Appena aperto l’armadio l’odore era pungente ed è stato facile ritrovare 4 panetti. Il ragazzo al momento non ha un lavoro. Conseguentemente i due sono stati arrestati per il reato di detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente e su disposizione della competente Autorità Giudiziaria, condotti presso le rispettive residenze agli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo. Nella mattinata di ieri, i ragazzi sono finiti davanti al Giudice del Tribunale di Pesaro che ha convalidato l’arresto e condannato l’italiano, difeso dall’avvocatessa Silvia Pierini, alla pena di otto mesi di reclusione e l’albanese alla pena di un anno e mesi 4 di reclusione, euro 6.000 di multa. Entrambi col beneficio della sospensione della pena

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