Pesaro, Sovrintendenza al villino
Acciarri: stop ai lavori e via all'indagine

Pesaro, Sovrintendenza al villino Acciarri: stop ai lavori e via all'indagine
di Thomas Delbianco
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Venerdì 9 Agosto 2019, 08:15

PESARO Sopralluogo di Sovrintendenza e polizia locale ieri mattina al cantiere del Villino Acciarri dove sono affiorati reperti storici. «Via all’indagine prevista dalla legge, sosta di due settimane per i lavori», informano dal quartiere Montegranaro-Muraglia.

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E’ un periodo caldo per il parco di via Milite Ignoto dopo il recente abbattimento dei pini secolari per la realizzazione delle opere accessorie e della palazzina di quattro piani. A inizio settimana, durante gli scavi, è emerso un muro di presumibile origine romana. L’impresa ha avvisato la Sovrintendenza e un esperto archeologo si è recato sul posto per le verifiche.
 
Ieri mattina gran movimento al cantiere con un sopralluogo congiunto di Sovrintendenza (la referente Ciuccarelli), polizia locale, ditta e consiglio di quartiere, sotto gli occhi attenti dei residenti che da tempo si battono contro l’edificazione. Al termine la Sovrintendenza per il patrimonio archeologico ha deciso di attivare la procedura di indagine. Cantiere sospeso? A quanto pare sarebbero state previste due settimane di sosta dell’impresa coincudenti con il periodo di ferie agostano. «Per quanto riguarda il Villino Acciarri, seguiamo i destini dell’area con attenzione da 5 anni – dice il presidente di quartiere uscente Luca Pandolfi, consigliere comunale di maggioranza - Ci siamo sempre opposti a soluzioni che modificassero la situazione esistente, ad esempio a proposte di abbattimento del villino che il progetto oggi prevede di recuperare, come richiesto anche dai residenti. Sull’area privata, la proprietà ha una capacità edificatoria e quindi ha dei diritti. Se ha dei diritti ha però anche dei doveri. Siamo i primi che apprendiamo a malincuore dell’ abbattimento degli alberi, ma se è stato fatto questo è avvenuto dopo regolare autorizzazione e seguendo la normativa vigente che il privato aveva l’obbligo di rispettare. A maggior ragione non poteva essere altrimenti in una situazione tale dove un comitato di residenti è vigile e attento al futuro dell’area. Ci sorprende invece – continua Pandolfi - l’interrogazione del consigliere di Forza Italia Redaelli. Il progetto di intervento sull’area é pubblico e a disposizione da più di un anno. Interrogarsi oggi su piante già abbattute risulta inutile». 
Le motivazioni
«Inoltre - prosegue - la richiesta al Comune da parte di Redaelli di interrompere i lavori autorizzati, che rappresenta un illecito, fa riflettere sulle reali intenzioni dell’interrogazione. Il consigliere di Forza Italia sta forse dicendo che un sindaco può prendere possesso di una casa privata per farci una biblioteca se ritenuta utile alla cittadinanza? Ci uniamo ai residenti – conclude - che chiedono un’area verde pubblica a servizio del quartiere ma dobbiamo avere fiducia nelle regole che esistono a tutela dei cittadini e che regolano la convivenza civile».

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