Sfonda la porta e picchia la moglie: i carabinieri mettono fine all’incubo

Sfonda la porta e picchia la moglie: i carabinieri mettono fine all’incubo
Sfonda la porta e picchia la moglie: i carabinieri mettono fine all’incubo
di Luigi Benelli
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Lunedì 12 Ottobre 2020, 02:35

PESARO  - Una notte d’inferno. Una madre chiusa con i suoi due bambini in camera. Il marito violento che ha sfondato la porta. È uno dei momenti di terrore che una nigeriana di 40 anni ha dovuto affrontare nella notte fra sabato e domenica. Un rapporto turbolento in cui lei aveva già segnalato alle forze dell’ordine la violenza del marito, un uomo di 36 anni.

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Percosse, urla, ma anche rapporti al limite della violenza sessuale. Un clima difficile, stati di paura e ansia. Che l’altra sera si sono presentati in tutta la loro veemenza. 

Lui ha iniziato a minacciare la donna che per riparare se stessa e i suoi due figli minorenni si è chiusa in camera sbarrando la porta. Lui ha iniziato a colpire con pugni finché è riuscito a sfondare la porta e ad avventarsi sulla compagna. L’ha colpita violentemente Finché lei è riuscita a divincolarsi e uscire in strada in via Federici, nella zona di tombaccia. La donna ha iniziato a urlare richiamando l’attenzione dei vicini che sono scesi anche in strada. I figli minorenni Sono scoppiati in lacrime per la situazione. Immediata la chiamata ai carabinieri che sono intervenuti con il radiomobile. Davanti a loro si è separato il compagno della donna un uomo robusto di oltre 120 kg alto quasi 2 metri. Una situazione delicata in cui l’uomo ha iniziato a minacciare militari e inveire con frasi come: “Voi siete come i poliziotti americani, mi farete del male”. 

Un chiaro riferimento ai casi oltreoceano che hanno dato vita al movimento black lives matter. Anche se in un dossier del New York times l’italia sarebbe ai primi posti per situazioni sventate senza la violenza. Fatto sta che ci sono volute due pattuglie più un’altra unità a supporto per fermare l’individuo che nel frattempo aveva reagito con spinte pugni e botte verso i militari. Tanto che un carabiniere è stato portato al pronto soccorso con ferite alla spalla e all’anca giudicate guaribili in qualche giorno. Con non poche difficoltà il 36enne nigeriano è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia e lesioni e resistenza nei confronti dei pubblici ufficiali. L’uomo aveva anche evidenziato un dolore alla spalla ma ha rifiutato il ricovero per le eventuali cure del caso.

È stato quindi portato nel carcere di Villa Fastiggi in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.

Per la donna e i figli una nottata da incubo Ma tanto coraggio nel riuscire a far emergere una situazione che rischiava di diventare esplosiva e conseguenze forse peggiori. 

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