Pochi autobus e lezioni in presenza da aumentare: le scuole superiori pensano all'outdoor

Pochi autobus e lezioni in presenza da aumentare: le scuole superiori pensando all'outdoor
Pochi autobus e lezioni in presenza da aumentare: le scuole superiori pensando all'outdoor
di Letizia Francesconi
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Domenica 25 Aprile 2021, 03:40 - Ultimo aggiornamento: 10:16

PESARO - L’appello dei presidi a docenti e ragazzi è corale: portare la didattica in presenza e le attività pratiche il più possibile fuori da scuola. Che siano spazi aperti, verdi o semplicemente luoghi della città da vivere non fa differenza, l’importante è spingere i ragazzi a spostarsi in autonomia con mezzi propri, senza “appesantire” il carico sui bus scolastici.

Del resto, lo ammettono i presidi, il ritorno in presenza formalizzato al tavolo regionale, è una soluzione di compromesso, che se da un lato vede gli istituti riorganizzare il piano di qui al 5 giugno fra classi in presenza fissa e altre a rotazione, dall’altro dovrà adattarsi alla capacità di trasporto di Adriabus, che per il momento non potrà aumentare il carico oltre il 60 per cento. A fare da apripista fra gli istituti superiori, spingendo per attività all’aperto ci sono il liceo artistico Mengaroni e l’istituto agrario Cecchi. 

La mediazione

L’organizzazione: più in generale tutti i plessi superiori della città riportano da domani in presenza le quinte classi nella loro interezza con un turn over più rapido per le prime classi, mentre resta al 50 per cento la presenza delle altre. Per tutti, si oscilla sulla base delle nuove regole ufficializzate da Governo e Regione, da una presenza al 65 per cento fino a sfiorare il 70 per cento. Una soluzione possibile questa solo se i ragazzi, soprattutto se di quinta e se residenti in città o nell’hinterland, ma senza particolari criticità a spostarsi, utilizzeranno il proprio mezzo per raggiungere il plesso scolastico. C’è chi, come la dirigente del Bramante-Genga in vista del rientro di domani, ha realizzato un piccolo sondaggio fra le quinte classi. «La presenza delle classi e sulla base delle giornate, oscillerà fra il 65-70 per cento – commenta la preside Anna Maria Gennari – il sondaggio ha coinvolto 120 studenti delle classi quinte ai quali è stata chiesta la modalità di trasporto abituale. E’ emerso che un buon 50 per cento di loro, si sposterà in scooter mentre i 18enni in auto, facilitando in tal modo il carico a bordo dei mezzi. Gli spazi interni alla scuola non cambiano, mantenendo l’utilizzo delle aule più grandi.

Il problema degli spazi adeguati, senza considerare il distanziamento sociale, in funzione delle norme anti-Covid si ripresenterà comunque a inizio del nuovo anno scolastico. Con l’incremento delle prime classi sappiamo fin da ora, che avremo la necessità di almeno cinque aule in più». La proposta: è Serena Perugini, dirigente dell’artistico Mengaroni a lanciare al corpo docente l’input di portare quante più classi possibile, in presenza all’aperto con lezioni itineranti anche nel centro città.

Si studia all’aperto

«Ne parlerò martedì nel collegio docenti – riferisce Perugini – riprogrammiamo ancora una volta la didattica incrementando il numero delle 8 classi prime, con una rotazione snella e il più possibile in presenza insieme alle quinte. Più in generale, cerchiamo di scongiurare fra i ragazzi situazioni di assembramento. Per fare questo si chiede ai docenti stessi di incoraggiare in l’attività all’aperto e non solo motoria, portando i ragazzi in spiaggia per esempio, oltre ad attività laboratoriali e pratiche di disegno. Del resto alcune attrezzature di laboratorio sono già stata posizionate nel cortile esterno. Così come alcuni docenti disponibili, potranno portare gli alunni in presenza a fare lezione anche teorica all’esterno. Penso a materie come storia dell’arte, che potrebbero svolgersi nella piazzetta della Creatività di fronte all’istituto o utilizzare se possibile il giardino della biblioteca San Giovanni o ancora la piazzetta all’esterno dei musei civici e altri luoghi della cultura». Anche il piano di rientro dell’Agrario Cecchi prevede il più possibile attività all’esterno di Villa Caprile, implementando per tutte le altre classi che a rotazione del 50 per cento saranno in presenza, l’alternanza scuola-lavoro. «Se la settimana entrante ospiterà le classi in presenza del professionale – commenta la vicepreside Chiara Fiorucci – rientreranno anche le quinte e le terze dell’indirizzo tecnico, avvicinandoci complessivamente a una presenza intorno al 70 per cento. Stessa impostazione alternata per i due indirizzo anche nella settimana successiva. Alternanza, che riguarderà il triennio e varierà di settimana in settimana».

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