Sbatte con violenza il micino a terra e lo uccide: la vicina lo filma, marito e moglie a processo

Il tribunale di Pesaro
Il tribunale di Pesaro
di Luigi Benelli
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Venerdì 16 Aprile 2021, 03:10

PESARO  - Una scena raccapricciante, una violenza inaudita e gratuita contro un piccolo gattino. La vicina di casa ha urlato per far smettere la coppia, ma loro non si sono fermati. E lei ha ripreso tutto con il telefonino, video finito agli atti. Loro sono marito e moglie di 63 e 58 anni dell’entroterra fanese e devono rispondere di uccisione di animali in concorso. 

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L’accusa è pesante perché “per crudeltà e senza necessità” hanno causato la morte di un gattino nato da pochi giorni.

Secondo quanto risulta la donna avrebbe preso il micino in mano e lo avrebbe passato al marito che ha sbattuto violentemente la testolina del felino contro il pavimento. Non c’è stato nulla da fare per il povero gatto, morto per il forte impatto. Il tutto mentre la vicina di casa ha assistito alla scena e ha iniziato a urlare pregando di farli smettere. Poi ha ripresto tutto con il telefonino, un’uccisione agghiacciante. 


Oggi inizia il processo davanti al giudice monocratico di Pesaro con la costituzione di parte civile di alcune associazioni animaliste come la Lupus in Fabula, Eze e I Randagi nel Cuore tramite il loro avvocato Simone Candelora. «Sono gesti intollerabili, per questo le associazioni vogliono far sentire la loro presenza. Non è la prima volta che ci costituiamo parte civile nei processi per maltrattamenti di animali. In questo caso, vista la barbarie, chiederemo 20 mila euro per entrambi gli imputati. Se dovessimo avere un risarcimento, come già accaduto, il denaro sarà impiegato dalle associazioni proprio per la cura e la salvaguardia degli animali». Il reato oltre a essere odioso, ha anche una conseguenza giuridica molto pesante. È punito con la reclusione da tre a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro. Oggi potrebbe esserci anche la richiesta di un rito alternativo per definire la condotta degli imputati. Solo pochi giorni fa otto cuccioli di cane erano stati abbandonati nella Zona Industriale di Talacchio. Cagnolini che sono stati presi in carico dal Comune di Vallefoglia e consegnati al canile di Pesaro. 


Per fortuna i volontari si sono prontamente adoperati per trovare una nuova casa ai poveri animali. L’abbandono è un gesto di inciviltà e un reato, l’art. 727 del Codice Penale prevede infatti che chiunque abbandona animali domestici è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro. 

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