Pesaro, Rossini non è un marchio
Risolto il contenzioso ​tra due orchestre

Gioachino Rossini
Gioachino Rossini
di SILVIA SINIBALDI
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Mercoledì 3 Febbraio 2016, 12:20
PESARO Nell’anno che apre il triennio rossiniano, per il quale è in via di realizzazione un testo di legge speciale, una ordinanza cautelare del Tribunale Civile di Ancona ribadisce che il nome del compositore pesarese è patrimonio dell’umanità e dunque appartiene a tutti ma, in esclusiva, a nessuno. Parrebbe la scoperta dell’acqua calda, eppure a questa conclusione si è arrivati solamente nel giudizio di reclamo, dopo una prima ordinanza di segno contrario, ovvero sono state necessarie due sentenze e la convocazione di tre udienze. La storica ordinanza, destinata a fare giurisprudenza, emessa il 26 gennaio 2016 è relativa a un contenzioso aperto nell’agosto scorso da un ricorso dell’Orchestra Sinfonica Rossini inoltrato alla Sezione Specializzata d’Impresa del Tribunale Civile di Ancona. Attraverso l’avvocato Pamela Salucci l’Orchestra Sinfonica Rossini contestava alla Filarmonica Gioachino Rossini il diritto di utilizzare il nome del cigno pesarese. A sostegno di questa richiesta l’avvocato Salucci rivendicava la priorità nell’uso del marchio Rossini, con asserito sviamento della clientela dalla Osr (con relativi danni) a causa del nome adottato dalla Filarmonica “che appare quasi identico” determinando confusione nel pubblico. Configurando così la violazione dei diritti di proprietà industriale sul proprio marchio di fatto, chiedeva al giudice di inibire l’utilizzo del nome Rossini da parte della Fgr. La Filarmonica Gioachino Rossini, tutelata dagli avvocati dello studio legale Bacciardi and Partners, ha presentato una memoria difensiva nella quale contestava la monopolizzabilità del nome Rossini, in quanto carente di carattere distintivo (richiesto a un marchio per essere registrato o per esserlo di fatto), in quanto il nome del compositore evoca universalmente la musica, per di più in un contesto come quello pesarese. Quanto alla presunta confusione ingenerata dalla presenza del nome Rossini in entrambe le orchestre, gli avvocati Enzo Bacciardi e Sandro Corona rilevavano che tale confusione non è sostenibile in quanto l’appassionato di musica (sia globale sia locale) non si sarebbe potuto confondere tra le due orchestre, in ragione della diversa denominazione (Sinfonica e Filarmonica). Premesso questo cadeva l’accusa degli eventuali danni procurati. Il 30 settembre 2015 davanti al giudice Pierfilippo Mazzagreco si è svolta l’udienza per la discussione del ricorso. All’esito, il magistrato ha deliberato con ordinanza del 23 novembre 2015 dichiarando illegittimo l’uso del nome e riconoscendo la confusione procurata e ha imposto alla Fgr di non utilizzare il nome Filarmonica Gioachino Rossini: così che dal 23 novembre 2015 al 26 gennaio 2016 la formazione presieduta dal maestro Michele Antonelli è stata costretta a usare il solo acronimo Fgr. Gli avvocati Enzo Bacciardi e Sandro Corona hanno proposto reclamo contro l’ordinanza del giudice Mazzagreco, ritenendola gravemente lesiva dei principi cardine del diritto dei marchi. Il fascicolo questa volta è passato nelle mani di un collegio di tre magistrati: il presidente Francesca Miconi e i giudici Gabriella Pompetti e Alessandro Di Tano. Le controparti sono state convocate in udienza il 14 gennaio e dodici giorni dopo è arrivata l’ordinanza del collegio che ha totalmente ribaltato quella del giudice monocratico. Per i tre magistrati del Tribunale di Ancona il reclamo della Fgr è fondato e merita di essere accolto. La confondibilità dei nomi delle due orchestre va esclusa sia perché il prodotto (musicale) offerto ha un pubblico qualificato (di c.d. melomani), che difficilmente potrebbe confondersi, sia perché “Filarmonica” e “Sinfonica” sono elementi ben capaci di distinguere le due entità, ma soprattutto perché Rossini non può essere monopolizzato da alcuno, come espresso dalle parole dei giudici: “Non si può monopolizzare come marchio o segno distintivo o denominazione il nome Rossini per servizi musicali (per di piu` “rossiniani”), a maggior ragione a Pesaro”. Così la città torna ad avere le sue due orchestre: la Filarmonica Gioachino Rossini presieduta dal maestro Michele Antonelli il cui direttore principale è il maestro Donato Renzetti e l’Orchestra Sinfonica Rossini, presieduta da Saul Salucci e il cui direttore principale è il maestro Daniele Agiman. Due formazioni che al grande compositore pesarese ispirano la loro attività.
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