Pesaro, rissa al Campus, il preside
consegna i video: «Punizioni esemplari»

Pesaro, rissa al Campus, il preside consegna i video: «Punizioni esemplari»
di Luigi Benelli
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Giovedì 7 Febbraio 2019, 06:55

PESARO - Rissa tra studenti al campus scolastico, telecamere al setaccio e punizioni esemplari per i responsabili. All’indomani della zuffa dopo la campanella, le reazioni non si fanno attendere. La storia è ancora al vaglio dei carabinieri che hanno in mano il caso. Ma parrebbe, dai primi riscontri, che ci sia stato un incontro, trasformatosi in uno scontro, tra l’attuale fidanzato di una ragazza e il suo ex. Quest’ultimo avrebbe voluto un chiarimento, ma per tutta risposta si ritrovato davanti una ventina di ragazzi e lì sarebbe iniziata la rissa. Calci, spinte, pugni con un contuso portato in ospedale per accertamenti rispetto a una possibile rottura del setto nasale. L’ex sarebbe riuscito a sottrarsi alla rissa, mentre alcuni ragazzi non volevano reagire. Ma sono comunque volate le botte. Ci sono ancora diversi punti oscuri, soprattutto rispetto ai ragazzi coinvolti di quali istituti siano.
 
Il dirigente scolastico del liceo scientifico Marconi, Riccardo Rossini, è furibondo. La telefonata inizia con un tono secco: «Sono incazzato nero. Quello che è successo è una cosa molto, molto grave, intollerabile. Sono arrabbiatissimo. Di fatto è stata una spedizione punitiva organizzata. E’ vero che sono successe fuori dalla scuola ma nell’ambito del campus. E questo non possiamo tollerarlo. Proprio questa mattina (ieri ndr) abbiamo consegnato le immagini ai carabinieri. Qui la Provincia ha installato diverse telecamere di videosorveglianza e grazie a quei filmati gli inquirenti cercheranno di capire cosa sia successo. Come dirigente devo capire quali sono i miei studenti coinvolti, di chi sono le colpe, chi ha iniziato e che ruolo hanno avuto i ragazzi dello scientifico. Per quello che ho capito le modalità sono state violente e inaccettabili. L’attuale compagno di lei è dello scientifico, ma da chi è stato supportato?». Ieri mattina non sono mancati i primi faccia a faccia. «Sicuramente alcuni dei nostri ragazzi hanno subito le percosse. Per questo ho già parlato coi loro genitori e li ho invitati a sporgere denuncia, per ora contro ignoti. Ma una querela di parte servirà a non far passare in cavalleria questa storia. Non è un episodio da sottovalutare. Un attacco studiato, quasi con metodi di vendetta mafiosa e che non trova giustificazione. Passi una scaramuccia tra rivali in amore, ma questa è tutt’altra cosa. Tutta organizzata».
Si arriverà a conseguenze gravi. «Appena sapremo il grado di coinvolgimento dei nostri, attiveremo il consiglio di disciplina e prenderemo dei seri provvedimenti – chiude Rossini – sicuramente ci saranno punizioni esemplari con conseguenze gravissime». La dirigente dell’Ipsia Benelli Anna Maria Marinai invece vuole sottolineare un altro aspetto. Se in un primo momento le fonti parlavano anche di ragazzi del Benelli coinvolti nella rissa, lei precisa. «Non abbiamo riscontri di questo tipo.

Non risultano nostri studenti coinvolti. Sarebbero scappati subito. Aspettiamo il risultato delle indagini, ma non vogliamo essere additati come quelli cattivi che fanno partire spedizioni punitive. Sono cose che non trovano riscontro».

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