Spaccio, rissa tra bande per il controllo: l’aspirante trapper arrestato per droga

Spaccio, rissa tra bande per il controllo: l aspirante trapper arrestato per droga
Spaccio, rissa tra bande per il controllo: l’aspirante trapper arrestato per droga
di Luigi Benelli
3 Minuti di Lettura
Martedì 25 Ottobre 2022, 03:20 - Ultimo aggiornamento: 26 Ottobre, 07:20

PESARO - Le risse tra bande per il controllo dello spaccio: a finire in manette un giovane aspirante cantante rap nigeriano. Su Youtube si possono vedere anche dei suoi video girati al monumento della Resistenza. Il suo nome nel giro della trap è Johnfire, in uno dei video, “Story untold” (La storia non raccontata) parla di sbarchi, immigrazione e della difficoltà a integrarsi. Il video è di qualche anno fa, poco più di un migliaio di visualizzazioni e il parco della Rimembranza con annessi e connessi (soprattutto chi vi gravita) è riconoscibilissimo e fa da sfondo alla clip. 


Insospettabile


Lui ha 25 anni, è regolare sul territorio italiano e lavora come operaio: sulla carta è riuscito a uscire dal limbo grigio della sua condizione iniziale. Di più, fino a pochi giorni fa era anche ritenuto un insospettabile. Finchè gli agenti della squadra mobile di Pesaro, a conclusione di una mirata attività d’indagine, l’hanno arrestato, per il reato di detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente. Tutto è partito da alcune risse con conseguenze anche gravi, avvenute nello scorso mese al parco Miralfiore e riconducibili a degli scontri tra due compagini nigeriane attive nello spaccio. Violenze e scontri per il controllo del territorio e soprattutto dei clienti della droga. Così i poliziotti hanno avviato un’attività volta a delinearne le dinamiche, responsabilità e appartenenze. Il tutto volto anche ad arginare l’attività di spaccio all’interno del parco. In tale contesto, nella prima mattinata di venerdì scorso, gli agenti hanno effettuato una perquisizione all’interno dell’abitazione di un giovane nigeriano, rinvenendo e sequestrando 30 dosi di stupefacente per un totale di circa 15 grammi, parte delle quali di eroina e parte di cocaina, alcune confezionate in modo tale da poter per essere ingerite e trasportate.

Inoltre nella medesima circostanza gli agenti hanno recuperato anche un foglietto riportante quella che si ritiene essere una parziale contabilità dell’attività illecita. Lo straniero ha tentato di disfarsi di un involucro, gettandolo dal terrazzo dell’abitazione.


L’involucro


L’involucro, recuperato anche grazie all’impiego del cane antidroga “Imperator” del gruppo cinofili della Questura di Ancona, è risultato contenere 9 ovuli, 6 di eroina e 3 di cocaina, del tipo utilizzato per il body packing, per un peso complessivo di circa 100 grammi. Il confezionamento termosigillato spesso riguarda droghe con un elevato valore di mercato, principalmente eroina o cocaina ed è uno dei mezzi più utilizzati per il loro trasporto della droga attraverso i cosiddetti “muli” o “ovulatori”, ossia soggetti in grado di ingoiare oltre cento ovuli, per trasportarli eludendo i controlli di sicurezza. I pusher sono soliti assumere farmaci antiperistaltici per diminuire la motilità intestinale, atteso che la rottura anche solo di un solo ovulo potrebbe avere conseguenze letali.


Il ruolo


La squadra mobile ritiene che l’arresto del 25enne costituisca un duro colpo all’attività di spaccio nel parco. Si ritiene, infatti, che il nigeriano, apparentemente insospettabile e ben inserito nel contesto sociale, rivestisse un importante ruolo nello smercio di stupefacenti in quella zona. Ieri mattina l’arresto è stato convalidato: resterà in carcere.

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