Rifiuti gettati agli angoli della strada: centro storico come una pattumiera

Rifiuti gettati agli angoli della strada: centro storico come una pattumiera
Rifiuti gettati agli angoli della strada: centro storico come una pattumiera
di Miléna Bonaparte
4 Minuti di Lettura
Lunedì 2 Ottobre 2023, 03:15 - Ultimo aggiornamento: 12:15

PESARO - Rabbia, sfogo e proteste sempre, rassegnazione giammai. Riccardo Romani è un cittadino del centro storico di quelli tosti che da diversi anni a questa parte non perde occasione per segnalare, a suo dire “invano”, a Marche Multiservizi, alla polizia locale e al Comune le piaghe dell’abbandono dei rifiuti lasciati agli angoli delle strade, trasformate in discariche urbane; del parcheggio selvaggio senza rispettare i passi carrabili; dei ”pirati“ che sfrecciano senza permesso e anche contromano nella Zona a traffico limitato, con il rischio di incidenti frontali e persone travolte davanti a casa. Insomma non proprio il biglietto da visita migliore da presentare agli ospiti della Capitale della cultura 2024, tenuto conto che la “zona calda” è quella della Biblioteca Oliveriana, del Museo archeologico, delle capanne picene e delle mura romane.


La lettera


Il combattivo residente si è fatto risentire anche in questi giorni con una email, corredata da eloquenti fotografie, agli assessori Francesca Frenquellucci ed Enzo Belloni, alla multiutility dell’igiene ambientale e alla Mobilitypro, una sorta di “ufficio reclami” per i problemi legati alla viabilità, alle buche e in generale alle magagne cittadine.

Mucchi di sacchetti dell’immondizia, spazzatura ovunque, anche qualche ingombrante materasso e vecchi oggetti di casa si trovano, tutte le sere, nell’angolo preferito dai pesaresi incivili, quello tra via Mazza e via delle Galigarie, preso d’assalto anche dai murales abusivi dei ragazzi, tanto per completare l’opera del degrado a cielo aperto. Non sono da meno gli accumuli quotidiani tra via del Vallato e via Mazza, e tra via Mazza e via Passeri. Strade che sembrano discariche, poi la mattina i netturbini passano a ritirare tutto, legittimando in tal modo la pratica vietata dell’abbandono. Riccardo Romani chiede la videosorveglianza e i controlli della polizia. 


«A parte una pseudo-telecamera, chiaramente finta, messa in via delle Galigarie, nulla è stato fatto - lamenta il residente -. Da parecchi anni cerco di portare all’attenzione di Marche Multiservizi e del Comune il problema dei rifiuti lungo le strade del centro storico, senza mai avere risposte. Alcuni residenti depositano i sacchetti di sera e la mattina dopo i rifiuti vengono portati via, ma così si incentiva l’abbandono invece di multarlo». Romani aggiunge un episodio che ha dell’incredibile: «Un “simpatico” vicino di casa ha lasciato da Natale 2022 ad agosto 2023 due seggiolini dei bambini per le auto e una panca fuori dai suoi garage. Ci sono voluti 9 mesi di telefonate ai vigili urbani e a Marche multiservizi, che si rimpallavano le responsabilità, per fare togliere di mezzo questi rifiuti». Un secondo tasto dolente è quello dei pirati della Ztl. «Ora chiaramente ci sono molte più automobili che aree di sosta nella Zona a traffico limitato - sottolinea Romani -, ma tutto ciò è aggravato da altre situazioni. È inutile avere una Ztl se non vengono chiusi o sorvegliati elettronicamente tutti i varchi. Noi residenti dobbiamo combattere contro gli “abusivi” che entrano, alcuni anche contromano, come in via del Vallato, ormai diventata un’autostrada a due corsie. Il rischio di un incidente frontale è sempre in agguato e spesso accade che i mezzi sfiorino le persone quando sono fuori dalla porta di casa». 


Altra questione, infine, i passi carrabili: «Ammesso che lo siano ancora, dato che molti venivano trasformati in appartamenti o magazzini, risalgono agli anni ‘60, ‘70, ‘80, ‘90 e sono usati come parcheggi dai proprietari. Invece noi meno furbi dobbiamo girare un secolo per trovare uno stallo legittimo. Ma sembra che ai vigili urbani non interessi la questione. È incredibile che, sia nel caso dei rifiuti abbandonati sia in quello dei pirati della Ztl, non si possa fare proprio nulla».  
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA