Pesaro, ragazzo annota la targa
che porta ​diritta al pirata

Patrizia Del Bene
Patrizia Del Bene
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Martedì 7 Luglio 2015, 11:53 - Ultimo aggiornamento: 11 Luglio, 18:06
PESARO - C'è un retroscena nella scoperta dell'identità dell'uomo che ha investito e ucciso Patrizia Del Bene.









L’intuito di un ragazzo e l’abnegazione di due vigilesse alla base della scoperta dell’identità del pirata. Due agenti della Municipale, di quelli che presidiano quotidianamente le strade, sono state riconosciute dal giovane mentre si gustavano un caffè in spiaggia nel loro giorno libero.



La mattina di domenica, a qualche minuto dall’investimento mortale in via Gorizia, un giovane stava rientrando a casa quando ha visto transitare, nei pressi del ponte di Soria, una Bmw verde vistosamente ammaccata e all’interno della vettura ha intravisto una donna con le mani nei capelli, in una posizione chiaramente disperata. Si è annotato la targa della vettura e poi se ne è andato a dormire. Alcune ore dopo ha raggiunto la spiaggia e lì è venuto a conoscenza dell’incidente mortale che sui siti di informazione aveva già avuto grande spazio. Si è guardato intorno e ha riconosciuto quei due volti come vagamente familiari. Si è avvicinato alle due donne e ha chiesto loro se per caso fossero due vigilesse. Ottenuta la conferma ha consegnato alle due donne il numero della targa della Bmw. I due agenti hanno immediatamente avvisato la centrale e da quel momento sono partiti gli accertamenti. Effettuato il primo controllo si è visto però che la targa corrispondeva a una Toyota e digerita la delusione il maggiore di turno ha avuto un’idea. Nella targa il ragazzo aveva segnato una C. Il maggiore ha provato a sostituirvi una G e ha fatto tombola. La targa corrispondeva alla Bmw verde segnalata da più di un testimone e risultava in uso a un peruviano residente a Mombaroccio. Con questa fondamentale informazione la polizia municipale ha passato le carte alla polizia stradale che, procedendo nei rilievi dell’incidente, era titolare dell’inchiesta. Una volante ha dunque raggiunto via Saragat dove il peruviano risiede, e i poliziotti hanno subito individuato la vettura. Nel corso dell’appostamento sono stati avvisati dai carabinieri di Montesilvano che l’investitore si era costituito.
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