Proteste al porto di Pesaro: «La sabbia invade tutto, darsena mezza vuota»

Proteste al porto di Pesaro: «La sabbia invade tutto, darsena mezza vuota»
Proteste al porto di Pesaro: «La sabbia invade tutto, darsena mezza vuota»
di Letizia Francesconi
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 20 Luglio 2022, 03:45

PEARO- Il porto antico è arrivato ormai al limite, manca acqua e le imbarcazioni oltre i 10 metri, toccano il fondale. In quasi 5 anni, vicini alla scadenza del mandato di questa Amministrazione, nessuna azione concreta per contenere problemi e disagi del porto e della nautica da diporto è stata intrapresa. Così denunciano le associazioni fra le più rappresentative per numero di associati e posti barca, Club Nautico e Lega Navale Italiana. 

La fotografia

«Ogni estate è sempre peggio – osserva senza troppi giri di parole Francesco Galeppi, presidente del Club Nautico di Pesaro – il porto canale centrale è utilizzabile solo al 50%. Di fatto siamo rimasti fermi a un mese fa, dopo l’incontro con il neo presidente Garofalo dell’Autorità Portuale di Sistema, e una serie di condizioni e problemi di natura amministrativa e burocratica, che impedirebbero il dragaggio come opera prioritaria. Come possiamo solo pensare di far passare altri 5 o 10 anni con le attuali quote di fondale? Non è più bypassabile questo problema e lo dimostrano i numeri dei rilievi batimetrici. Le attuali mareggiate, continuano a far entrare la sabbia nel porto canale centrale, riducendo un pescaggio già compromesso. Dall’altezza di Calata Caio Duilio fino alla nostra concessione del Club Nautico ci saranno solo 70-80 centimetri di fondale, così è molto difficile per una barca a motore entrare in porto e proseguire. Barche, che ogni volta alzano limo e sabbia cosa che mostra a chi non se ne fosse ancora reso conto, che siamo ormai quasi al limite. 

Aspettando l’alta marea

«Per fare un esempio concreto, le barche a vela che ora sono ormeggiate all’altezza dell’associazione Marinai d’Italia, ormai escono dal porto solo in condizione di alta marea, altrimenti poggiano sul limo. Se in futuro il Comune non vuole trovarsi con una nuova concessione balneare, tanta è la sabbia che si sta accumulando lungo strada fra i due porti, diano risposte e soluzioni rapide per il dragaggio. La quota più bassa del fondale attualmente è stata misurata all’altezza del negozio Nautic Store lungo la Calata. Le vele hanno le difficoltà maggiori, e spesso rischiano di toccare le loro eliche nelle catene sul fondo, diversi sono infatti i casi di danneggiamento segnalati». A raccontare solo l’ultima di una serie di vicissitudini è Antonio Rossini, presidente della Lega Navale e diportista da sempre. «Proprio ieri mattina – spiega – mi trovavo a bordo della mia imbarcazione per eseguire un lavoro e la mia barca a vela toccava il fondo. Stiamo parlando di una barca da 12 metri ma anche altri diportisti con barche da 8-10 metri si trovano spesso nella mia stessa situazione. Si fatica a uscire, perché non c’è acqua a sufficienza per ormeggiare in sicurezza. In alcuni tratti del porto centrale siamo a 1 metro e mezzo di fondale quando invece anche piccole imbarcazioni avrebbero bisogno almeno di 2 metri e mezzo di fondale». 
Posti barca risicati
Superata la metà di luglio è sotto gli occhi di tutti che metà della nuova darsena commerciale è pressoché vuota da imbarcazioni mentre negli specchi acquei assegnati ad altre concessioni e associazioni, non ci sono posti a sufficienza. Eppure da Capitaneria e Comune, fanno osservare le associazioni della nautica da diporto non c’è nessuna risposta. «Dovrebbe essere l’Amministrazione comunale stessa – dice il presidente del Club Nautico – in accordo con noi associazioni, a trovare una nuova area in darsena, e renderla attrezzata e fruibile con ormeggi per i turisti che fanno scalo al nostro porto con le proprie imbarcazioni. Perché come sta accadendo in questa stagione, al Club Nautico si ricevono ormai tutte le settimane richieste per la possibilità di un ormeggio turistico e temporaneo per quei diportisti non pesaresi, magari provenienti da altre località, che vorrebbero entrare e fermarsi per una notte al riparo. 
Le interdizioni
«E invece per ordine di Capitaneria e Autorità di Sistema, la darsena è interdetta ad accessi dall’esterno, se non autorizzati.

Ad ogni telefonata che ricevo, la risposta è sempre la stessa purtroppo: non c’è possibilità la notte, perché non ci sono posti aggiuntivi, e così si deve proseguire verso le Marinerie turistiche di Fano o Cattolica». Lega Navale ha all’attivo 70 posti barca poco più nella propria concessione in acqua. Il Club Nautico ne ha 85 assegnati in acqua e 20 a terra, ma il dato reale è che ci sono almeno altri 105 diportisti in graduatoria, che aspettano un’assegnazione, se solo ci fossero posti barca e fondali sufficienti.

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