Pesaro, pronto il premio per la spazzina
ma Natsuko si schernisce: «E' normale»

Pesaro, pronto il premio per la spazzina ma Natsuko si schernisce: «E' normale»
di Simonetta Marfoglia
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Martedì 19 Febbraio 2019, 10:38

PESARO - Gli ingredienti ci sono tutti: il gesto volontario, il senso del civismo, l’appeal mediatico. E il sindaco Matteo Ricci si è messo a cucinare di gusto la storia di Natsuko Takase, la delicata cantante giapponese che spazza le vie del centro per tenerle pulite in omaggio a un atavico senso del decoro proprio della cultura del Sol Levante.
 

 


Ricci la vuole premiare come esempio, tanto che ieri mattina ha già fatto preparare dal Comune l’attestato di benemerenza e il Rossini di ceramica. Tutto è pronto per la consegna: manca solo lei, Natsuko, 45 anni, che come da tradizione nipponica è delicata e riservata, tanto da mandare a dire di «essere sorpresa per il clamore del suo gesto» che per lei «è una cosa normale». 
 
La conferma viene da chi la conosce e non si stupisce del suo ramazzare in piazza del Popolo. Da tempo Natsuko con paletta e scopa ramazza nei luoghi pubblici dove incontra cicche e cartacce e che fanno parte del suo circuito quotidiano tra piazza del Popolo e il Conservatorio dove ha studiato canto. In tanti l’hanno vista e osservata con curiosità ma a renderla eroina del web (e non solo) è stato un innescarsi di coincidenze. Sabato Pierpaolo Frega, sindacalista del Silp Cgil, nota Natsuko dall’alto di piazza del Popolo, la immortala e posta la foto sui social che diventa virale a tal punto che il giorno dopo lo staff del sindaco la rilancia sul suo profilo multiplo (Facebook, Twitter, Instagram) e l’Italia mediatica si innamora della storia della giapponesina silente e devota al civico lindore. Timida e introversa Natsuko è arrivata a Pesaro da oltre 20 anni per studiare canto tra Conservatorio e Accademia. E a Pesaro è rimasta pure per amore, anche se il matrimonio, da cui ha avuto un figlio, si è concluso. Ora abita non lontano da piazza del Popolo e gli amici la descrivono come persona schiva, ma gentile e generosa tanto da andare ai concerti con un mazzo di fiori in dono, legata allo scomparso maestro Melani, nume tutelare dell’Accademia di Canto. La ricerca di Natsuko da parte del sindaco ha sollevato un animato dibattito sulla città pulita, tema che sarà tra i leit-motiv della campagna elettorale del primo cittadino. 

«Ci sono tante persone che buttano carta e cicche in giro, senza curarsi dei bidoni, oppure che non puliscono la cacca dei cani. Tutti piccoli gesti, senza rendersi contro che in questo modo non sono rispettosi del bene comune. Il bene comune - insiste Ricci - non è del Comune, è di tutti. Se ne deve occupare anche il Comune, con le aziende di servizi, ma ognuno di noi deve fare la sua parte.Pesaro è una città pulita, ma se ci fossero persone che prendono esempio da questa signora sarebbe ancora più pulita. Comunque l’attestato di benemerenza a Natsuko lo consegnerò simbolicamente a lei, ma è come se lo consegnassi a ogni cittadino che rispetta la città. Il gesto semplice di questa donna ha fatto capire il diritto di avere una città pulita e il dovere di non sporcarla».

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