«Palpeggiate a scuola»: le studentesse minorenni confermato le accuse al professore del Benelli di Pesaro

«Palpeggiate a scuola»: le studentesse minorenni confermato le accuse al professore del Benelli di Pesaro
«Palpeggiate a scuola»: le studentesse minorenni confermato le accuse al professore del Benelli di Pesaro
di Luigi Benelli
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Sabato 17 Settembre 2022, 03:25 - Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 09:27

PESARO - Accusato da cinque alunne di averle accarezzate e toccate. Docente dell’Istituto Benelli indagato per violenza sessuale aggravata dal fatto di averla compiuta su minori. Un caso che prende le mosse dal racconto delle ragazzine, raccolto dalla dirigenza scolastica e finito sul tavolo della procura. Ieri davanti al Gup di Pesaro l’incidente probatorio che ha cristallizzato il racconto delle ragazzine, tutte tra i 16 e i 17 anni. 

L’accusa

I fatti si sarebbero svolti prima di dicembre 2021, quando il docente, 55enne, trovandosi alle spalle delle ragazze avrebbe allungato repentinamente le mani per accarezzarle sulla testa, spalle e schiena. Sfregamenti e toccamenti anche con la gamba costringendole a subire atti sessuali consistiti nello strusciamento su zone erogene. Di qui l’indagine per violenza sessuale aggravata anche dal fatto che tutto sarebbe successo all’interno dell’istituto deputato all’istruzione. L’avvocatessa Pia Perricci assiste due minorenni: «Tutte le minori nell’incidente probatorio hanno confermato i fatti commessi dal docente in maniera ripetuta e soprattutto volontaria. Azioni costanti di palpeggiamenti, in varie zone del corpo erogene. Addirittura il professore in una occasione, pur avendo a disposizione il bagno dei docenti, si sarebbe intrufolato in quello delle alunne. Questi comportamenti sono di una gravità inaudita soprattutto tenendo conto il luogo nel quale si sono svolti: la scuola.
«Istituzione che da sempre dovrebbe essere un luogo di protezione per gli alunni, di sicurezza per i genitori. Queste alunne si sono sentite violate nella loro intimità, nella loro moralità, nel loro diritto allo studio al punto tale che le stesse successivamente agli eventi, quando il docente entrava nell’aula, loro si allontanavano dall’aula. Azioni ancora più gravi se pensiamo che sono avvenute dinanzi ad altri alunni umiliando ancora di più le ragazze. 
«Occorre tener presente anche la giovane età delle stesse e soprattutto il senso di inferiorità che un alunno ha nei confronti di un docente. Non esiste un risarcimento danni tale da poter ripristinare la situazione morale, fisica di queste minori e delle loro famiglie. Spero che venga data una pena esemplare perché in una scuola non possono e non devono verificarsi di tali situazioni. All’atto della costituzione di parte civile verrà chiesto un risarcimento danni di oltre 50.000 euro non solo in favore delle minori ma anche in favore dei genitori».
La difesa
L’indagato nega gli addebiti.

Il suo legale Marco Defendini precisa: «Accuse infondate per episodi di minimi rilievo che nel proseguo delle indagini confuteremo totalmente. Il mio assistito ha fatto in quella classe tre sostituzioni in un periodo di tre mesi per un totale di circa 90 minuti. In quella scuola ha fatto in totale 1500 ore di supplenza e nessuno ha mai contestato niente. Ha 55 anni e insegna da oltre 30 anni».

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