Pesaro, violenza sessuale su una ragazzina, nega tutto: «Era consenziente e non sapevo fosse minorenne»

Pesaro, violenza sessuale su una ragazzina, nega tutto: «Era consenziente e non sapevo fosse minorenne»
Pesaro, violenza sessuale su una ragazzina, nega tutto: «Era consenziente e non sapevo fosse minorenne»
di Luigi Benelli
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Mercoledì 5 Ottobre 2022, 03:35 - Ultimo aggiornamento: 20:27

PESARO - Accusato di aver violentato una minorenne sotto l’effetto di alcol. Ieri il caso è finito nuovamente davanti al gup e questa volta è toccato all’imputato raccontare la sua versione dei fatti. La minore, oggi 17enne, invece non è stata sentita, il giudice non lo ha ritenuto necessario viste le testimonianze già acquisite e cristallizzate. La vittima si è costituita parte civile e ha chiesto un risarcimento importante.

L’imputato è un 20enne originario della Sicilia, residente nelle campagne pesaresi.

La ragazzina avrebbe avuto un blackout di circa quattro ore in cui i ricordi della minorenne sono confusi per via dell’alcol assunto. 

I punti fermi

Ci sono dei punti fermi però, che ha ricostruito durante il suo racconto al giudice. Secondo l’accusa lui l’avrebbe fatta bere per poi farla allontanare dagli amici con cui aveva trascorso un pomeriggio di fine maggio 2021. Il tutto dopo averla conosciuta da poche ore. La sera, approfittando del fatto che la ragazzina fosse ubriaca, l’avrebbe portata nel suo casolare di campagna chiedendole più volte di spogliarsi. Lei non l’ha fatto ma lui avrebbe continuato. «Allora te lo tolgo io il vestito» le avrebbe detto. Così sarebbe andato avanti afferrandola, immobilizzandola e spogliandola per avere un rapporto sessuale. Passati gli effetti dell’alcol lei si è trovata decine di chiamate perse degli amici ma soprattutto lividi, ecchimosi e sangue. Si è recata in ospedale il giorno successivo dove è stata curata. I medici hanno riscontrato il rapporto sessuale subito e il fatto è finito in procura. Il 20enne è accusato quindi di violenza sessuale su minore aggravata dal fatto di aver abusato in una casa isolata privando la vittima di una adeguata difesa. Il giovane è anche accusato di lesioni perché dal referto medico risultano ecchimosi alla coscia, al ginocchio e nella zona del pube. Il 20enne è difeso dall’avvocato Matteo Mattioli e procederà con rito abbreviato. Ieri ha raccontato la sua verità in aula dicendo che la giovane era consenziente rispetto al rapporto sessuale consumato e che non era ubriaca. Infine ha detto di aver saputo che era minorenne solo al termine del rapporto, altrimenti si sarebbe fermato prima. La ragazzina si è costituita parte civile tramite l’avvocato Michele Mariella che ha chiesto come risarcimento del danno fisico e morale 100 mila euro. L’udienza è aggiornata al 22 novembre quando si andrà a sentenza. 

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