Martellate alla moglie in pieno lockdown: patteggia 5 anni per tentato omicidio, ma non ha una casa per i domiciliari

Martellate alla moglie in pieno lockdown: patteggia 5 anni per tentato omicidio, ma non ha un casa per i domiciliari
Martellate alla moglie in pieno lockdown: patteggia 5 anni per tentato omicidio, ma non ha un casa per i domiciliari
di Luigi Benelli
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Giovedì 17 Settembre 2020, 07:05 - Ultimo aggiornamento: 11:42

PESARO - Erano le settimane del lockdown, quelle in cui tutti si stava in casa. Ma quelle mura domestiche avevano esasperato la convivenza di una coppia di 70enni il cui rapporto era già naufragato da tempo. 
Tanto che lui aveva tentato di uccidere la moglie a martellate. Ieri in tribunale a Pesaro, davanti al Gip il patteggiamento: 5 anni al 70enne, che però non ha una casa dove scontare i domiciliari.

Il fatto era successo a Sant’Angelo in Lizzola intorno alle 7,30 del mattino in una abitazione in cui vive la coppia di 70enni nell’appartamento al piano inferiore. Sopra il figlio con la sua famiglia. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la coppia era praticamente separata in casa. E in quei tempi in cui non si poteva uscire a causa del coronavirus, gli attriti sarebbero aumentati. Finchè il 70enne, originario di Benevento, il 12 marzo ha preso una mazzetta e ha iniziato a colpire la moglie alla testa. Momenti concitatissimi, interminabili. Ma i rumori e le urla hanno allertato la nuora e la nipote di 17 anni che sono corse immediatamente al piano inferiore per capire cosa stesse succedendo. La donna era a terra, piena di sangue.
 
L’uomo stava in fronte a loro con il martello. 
La nuora si era subito frapposta per evitare che potesse andare avanti nei suoi intenti. E nel farlo aveva ricevuto una martellata riportando una contusione. Sul posto erano intervenuti i carabinieri di Montecchio che hanno arrestato l’uomo con l’accusa di tentato omicidio e per lesioni gravi nei confronti della nuora. Secondo le prime ricostruzioni il 70enne avrebbe ammesso i suoi intenti preso da un impulso rabbioso, sostenendo di non sopportare più la moglie. Tutto sarebbe nato da un diverbio per futili motivi. La donna era stata portata in ospedale in prognosi riservata a Jesi visto che l’ospedale di Pesaro si stava occupando solo di casi di Coronavirus. Ieri gli avvocati Marco Defendini assieme ad Arturo Pardi hanno seguito il caso per il 70enne che ha quindi patteggiato a 5 anni. 
L’anziano si trova ancora in carcere, ovviamente non può tornare a contatto con la moglie. Si sta cercando una soluzione per fargli avere gli arresti domiciliari in altra abitazione. Un caso già seguito dagli avvocati perché la coppia stava cercando una soluzione per la separazione.

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