L'hashish nella borsa frigo e i soldi in prestito a tassi da strozzino, lo spaccio diventa un incubo: «Qui ci ammazzano tutti»

L'hashish nella borsa frigo e i soldi in prestito a tassi da strozzino, lo spaccio diventa un incubo: «Qui ci ammazzano tutti»
L'hashish nella borsa frigo e i soldi in prestito a tassi da strozzino, lo spaccio diventa un incubo: «Qui ci ammazzano tutti»
di Luigi Benelli
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Giovedì 4 Novembre 2021, 08:05

PESARO - Droga, prestiti ed estorsione. Una storia di spaccio che si è trasformata in qualcosa di più. A monte un prestito di denaro, ma poi la pretesa di riavere i soldi a tassi da strozzino. Una spirale che ha portato a processo due giovani: un 34enne milanese e un 20enne pesarese. I fatti si sono svolti nell’ottobre del 2020 e tutto è venuto a galla a causa di un borsone frigorifero nel garage della madre del 20enne. La signora ha allertato le forze dell’ordine e dentro c’erano oltre 6 etti di hashish. Da qui le indagini hanno fatto luce sul rapporto tra il figlio e un milanese che ben presto era sfociato in un circolo vizioso di prestiti e minacce.

  

Le lacrime: «Ci ammazzano»

Il 34enne milanese è infatti accusato di tentata estorsione per aver minacciato gravi conseguenze se la madre del pesarese non avesse consegnato 12 mila euro in contanti per ripagare il prestito di circa 2000 euro che le aveva anticipato. I suoi metodi erano tutt’altro che gentili. Avrebbe minacciato di morte la donna dicendo che «sarebbero arrivate delle persone a cui doveva i soldi ad ammazzarla». E ancora frasi come «io faccio lo strozzino con tuo figlio perché non mi ha rispettato» e «se non gli porto 5.000 euro domani a quelle persone succede un casino, gli dico di ammazzarti». Gli episodi contestati sono diversi e uno di questi riguarda due persone che si sarebbero presentate sotto casa di madre e figlio per chiedere i soldi. Il figlio, trattenuto per mezz’ora, era tornato a casa in lacrime dicendo: «Qui ci ammazzano tutti». 
Un crescendo di minacce che sono arrivate persino alla fidanzata del 20enne che ha ricevuto una telefonata in cui dall’altra parte chiedevano dove fosse il ragazzo. «Tanto lo troviamo e l’ammazziamo».

Telefonate arrivate anche al fratello maggiore con toni violenti: «Vi faccio sparire tutti». L’insistente richiesta di soldi era continua finché allo stesso giovane l’imputato ha chiesto 500 euro altrimenti avrebbe ammazzato tutta la famiglia. Il milanese, che era gravato del divieto di dimora a Pesaro, difeso dall’avvocatessa Tiziana Casali, ha giustificato tutto come la necessità di rientrare dei soldi del prestito. Ma le accuse lo hanno portato a giudizio per tentata estorsione. Il 20enne pesarese e il 34enne sono accusati anche di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. 

Le accuse per entrambi

La madre del 20enne aveva trovato uno strano borsone frigorifero in garage. All’interno sono stati trovati 630 grammi di hashish corrispondente a oltre 1300 dosi. Il giovane pesarese, difeso dall’avvocato Matteo Mattioli, era stato già trovato già in precedenza con 15 grammi di hashish e 2 di cocaina. Ieri il patteggiamento a 12 mesi per il 20enne pesarese e a 2 anni per il milanese. Per entrambi pena sospesa.

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