Offese al sindaco di Pesaro su Facebook: il giudice chiede la condanna dell'hater. Rischia di pagare migliaia di euro

Il sindaco Matteo Ricci
Il sindaco Matteo Ricci
di Luigi Benelli
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Lunedì 11 Luglio 2022, 12:38 - Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 05:15

PESARO - Odiatori del sindaco, c’è la richiesta di condanna del pm e di risarcimento danni per il Comune per un altro presunto hater. Ieri davanti al giudice monocratico la discussione per un 51enne accusato di diffamazione per una serie di frasi postate su Facebook che avevano un bersaglio preciso: il sindaco Matteo Ricci. Secondo l’accusa i commenti riportati erano lesivi dell’onore e del decoro del primo cittadino anche mediante la pubblicazione sui gruppi Facebook di foto che ritraevano Ricci.

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Fatti accaduti nella primavera del 2020, periodo più duro della pandemia.

Tra i commenti «Vergogna pesarese, questo è il peggiore di tutti, un pagliaccio». I toni accesi soprattutto sul tema della pandemia. Sotto alla foto di mascherine il commento: «Io sono il sindacontagio “dentro” Ricci per epidemia colposa». E ancora appellativi come «medioman, il pinocchio semianalfabeta sindacontagio». Tra le foto quella del viso del sindaco con annessa una molecola del virus covid 19. Ma anche espressioni come «fuocopurificatore» e «questa tracotante arroganza va punita in un solo modo: a calci in c…».  L’uomo è finito a processo per diffamazione aggravata dal fatto di aver preso di mira un pubblico ufficiale nell’atto dell’adempimento delle sue funzioni. Ieri il pm ha chiesto 4000 euro di condanna mentre il Comune, come parte civile, ha chiesto 30 mila euro di risarcimento e 15 di provvisionale. La difesa, rappresentata dall’avvocato Andrea Bianchi, ha contestato la querela del Comune sostenendo che non avesse la procura speciale e che doveva essere il sindaco a presentarla e ha posto dubbi sull’identificazione dell’imputato. La sentenza il 17 ottobre. Qualche settimana fa la prima sentenza di questo tipo. Il giudice ha condannato un 57enne pesarese a 800 euro di multa e ad un rimborso di 3mila euro per diffamazione a mezzo stampa commesso tramite Facebook.

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