PESARO - Mangia il cibo di un suo coinquilino e nasce una lite furibonda, tanto da spaccargli i denti. Ieri davanti al Gup del tribunale di Pesaro il rinvio a giudizio di un afgano di 26 anni accolto in una residenza per migranti in via Flaminia. Il giovane è accusato di lesioni aggravate. A febbraio di quest’anno avrebbe mangiato il cibo preparato da un suo compagno di casa, anche lui migrante.
L’altro ragazzo, un pakistano, non l’ha presa benissimo visto che ogni ospite ha le proprie razioni per cucinare. Un quantitativo che avrebbe voluto tenersi per sé. Ne è nato un diverbio che in poco tempo si è acceso ed è degenerato. Prima una serie di spinte poi l’ afgano ha preso un coltello da 30 centimetri e con il manico ha colpito il “rivale” in faccia, poi in bocca rompendogli due incisivi, uno superiore e uno inferiore.
Danni alla masticazione
Il pakistano è stato giudicato guaribile in 15 giorni, ma la ferita avrebbe procurato un indebolimento permanente nella masticazione. Di qui l’accusa di lesioni aggravate. Il giovane è stato rinviato a giudizio dopo l’udienza preliminare di ieri mattina. Sarà assistito dall’avvocato Stefano Vichi che sottolinea: «Abbiamo scelto il dibattimento perché dovrebbe esserci un teste che potrà raccontare le fasi del litigio».