Liti a bottigliate e con il mattarello: i contendenti finiscono dal giudice

Liti a bottigliate e con il mattarello: i contendenti finiscono dal giudice
Liti a bottigliate e con il mattarello: i contendenti finiscono dal giudice
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Mercoledì 12 Gennaio 2022, 08:50

PESARO  - Bottigliate in testa e botte col mattarello. Due casi distinti davanti al giudice monocratico. Il primo riguarda un 30enne e un 50enne, entrambi italiani. Secondo l’accusa uno dei due avrebbe aggredito l’altro spaccandogli una bottiglia in testa fuori da un circolo, ma le versioni sono contrastanti. Motivo per cui il dibattimento farà chiarezza.

Il fatto risale all’ottobre 2019 davanti a un locale di Borgo Santa Maria e secondo l’avvocato Enrico Paci che difende l’imputato, il suo assistito si sarebbe allontanato dopo un litigio col rivale per evitare guai.

E proprio in questo frangente sarebbe stato aggredito alle spalle. Nel parapiglia, con una bottiglia rotta, sarebbe accaduto quello che sostiene l’accusa, ovvero il colpo in testa. La morale è che la parte offesa è finita all’ospedale per le ferite riportate alla testa e al sopracciglio. I medici hanno dichiarato l’uomo guaribile in 15 giorni. Ma al tempo stesso hanno descritto un’alitosi alcolica.

Entrambi dovevano essere su di giri per far accendere la miccia. Al contrario ci sono testimonianze secondo le quali i due non si conoscevano affatto e tutto sarebbe avvenuto senza motivo. Il 30enne è comunque accusato di lesioni aggravate dal fatto di aver utilizzato un’arma impropria come la bottiglia rotta. Sfileranno altri testi per ricostruire la dinamica e arrivare alla sentenza. La parte offesa è difesa dal legale Marco Defendini.

Altro caso tra due contendenti che finiscono a processo con la reciproca accusa di lesioni personali aggravate. Si tratta di due parenti rumeni. E’ scoppiato un litigio tra un 53enne e un 40enne così i due se le sono date di santa ragione con un mattarello brandito come arma. Il 53enne ha riportato lesioni orbitali e ferite lacero contuse alla fronte guaribili in 10 giorni. Il 41enne ferite alla testa ma ha rifiutato il trasporto medico. Le due parti sono finite a processo, nelle prossime settimane la sentenza.

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