PESARO - La minaccia di uccidere lei e la madre se lo avesse denunciato. E’ il caso di un 40enne pugliese accusato di PESAROi e violazione di domicilio. Ieri l’udienza preliminare con l’avvocato Salvatore Asole che ha chiesto un supplemento di indagine per ascoltare nuovamente la donna che dopo la denuncia aveva presentato il ritiro della querela.
L’escalation
Il timore che passa non essere proprio un gesto spontaneo quello della donna è piuttosto concreto. Un caso comunque intricato perché l’uomo è sottoposto a divieto di avvicinamento alla ex compagna per quanto accaduto. Secondo l’accusa, il 40enne in preda alla gelosia avrebbe iniziato a controllare la donna con lo scopo di riavvicinarla a sé visto che i loro incontri si erano praticamente quasi interrotti per via dei suoi comportamenti. Lui non avrebbe gradito e avrebbe iniziato a insultare la ex con appellativi come “prostituta” ma con un linguaggio molto più colorito. Poi avrebbe minacciato di uccidere lei e la madre qualora lo avessero denunciato. Sarebbero volati anche schiaffi in faccia e tirate di capelli.
Una volta le avrebbe impedito di uscire di casa convinto che lei si fosse accordata per vedere un altro uomo. Così avrebbe chiuso la porta a chiave e l’avrebbe spintonata. In una circostanza aveva sfondato la porta di casa a calci introducendosi all’interno dove lei si era barricata per evitare di incontrarlo. Comportamenti che hanno indotto la donna a temere per la propria incolumità e per quella della madre. Tanto da cambiare abitudini e uscire di casa solo se accompagnata. Da qui è partita la denuncia ed è scattato il divieto di avvicinamento. L’avvocato Salvatore Asole ha optato per la scelta del rito abbreviato condizionato.
Il regolamento
«Il nostro obiettivo è l’audizione di lei che ha già rimesso la querela ma l’ha fatto davanti ai carabinieri mentre per il reato di stalking la remissione dev’essere in udienza.