Pesaro, la Corte sposa la tesi del Pm
Ergastolo a Sabanov, 24 anni al complice

Pesaro, la Corte sposa la tesi del Pm Ergastolo a Sabanov, 24 anni al complice
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Giovedì 16 Luglio 2015, 18:50 - Ultimo aggiornamento: 18 Luglio, 18:02

PESARO - Ergastolo a Donald Sabanov e 24 anni e 6 mesi a Karym Bary. Questa è la sentenza emessa poco fa dalla Corte d'Assise di Pesaro per l'omicidio di Andrea Ferri.

Nell'aula Savoldelli Pedrocchi del palazzo di giustizia, ad ascoltare la lettura del dispositivo della sentenza, c'era una piccola folla, formata da familiari e amici dell'imprenditore ucciso, che ha accolto l'annuncio delle due condanne con uno scroscio di applausi ed esclamazioni di soddisfazione.

La Corte d'Assise presieduta dal giudice Stefano Marinelli, a latere il giudice Elisabetta Morosini, formata anche da sei giudici popolari, ha accolto pressoché totalmente le conclusioni del pubblico ministero Monica Garulli, che aveva chiesto esattamente quelle condanne.

La Corte ha ridotto di 6 mesi, da 18 a 12 mesi, solamente l'isolamento in carcere ordinato per Sabanov, ritenuto l'esecutore materiale dell'omicidio commesso nella notte tra il 3 e il 4 giugno 2014, secondo il capo di imputazione in modo premeditato e con crudeltà.

Carcere a vita, dunque, per il macedone di 26 anni, che era il dipendente preferito di Ferri, 51 anni, titolare di una catena di pompe di benzina. "Ora avrai il tempo di riflettere e di pensare a quello che hai fatto, assassino, giuda, boia", hanno detto a voce alta nell'aula gli amici dell'imprenditore e gli ex colleghi di lavoro di Sabanov, rivolti a lui che era dietro le sbarre. Molti indossavano magliette blu e rosse con il volto di Andrea Ferri.

Dal canto suo Donald Sabanov è rimasto impassibile sia alla lettura della sentenza che a queste esclamazioni. Più provato è apparso il complice marocchino di 24 anni, che si è rovinato la vita per l'amicizia con il macedone.

Gli avvocati difensori non hanno profferito parola e solo andati via subito. Amici e parenti della vittima (c'erano anche il fratello Michele, la vedova Simona e la figlia di Andrea Ferri, assente la madre, che dopo il delitto aveva più volte ricevuto le telefonate di conforto di Papa Francesco) hanno stazionato alcuni minuti nell'atrio del palazzo di giustizia per commentare la sentenza, salutando con un applauso il passaggio del Pm e poi quello dei giudici popolari. Mentre Sabanov e Bary venivano accompagnati di nuovo nel carcere di Villa Fastiggi.

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