PESARO - Albergatori in ginocchio dopo l’ultimo Dpcm, saltano tutte le prenotazioni. E la difficoltà della categoria si rispecchia anche nella ingiunzione di pagamento che il Comune ha emanato nei confronti di 6 strutture che non hanno pagato la tassa di soggiorno del 2019.
LEGGI ANCHE:
«Il divieto di spostamenti sancito dal 21 dicembre al 6 gennaio ha ucciso il turismo – spiega il presidente Apa Hotels Fabrizio Oliva – avevamo riempito una decina di alberghi annuali per il capodanno.
Si prova a guardare avanti, ma con estrema incertezza. «Siamo in attesa di capire cosa succederà dopo il 7 gennaio, alla fine di questo ultimo Dpcm. Ma il governo sta rubando tempo e per noi programmare è tutto. Non ci sono eventi, non si possono organizzare e dunque è impensabile richiamare turisti o persone che si spostano per convention. Dobbiamo sperare nella Pasqua altrimenti sarà un 2021 davvero difficile con il rischio che qualche imprenditore possa chiudere». Intanto il Comune ha accertato che 6 albergatori non hanno versato l’imposta di soggiorno. Questo emerge dalla verifica delle dichiarazioni trimestrali presentate per il terzo e quarto trimestre dell’anno 2019 e dai riscontri delle somme effettivamente riversate all’Ente. Si parla di 20.760,50 euro e di un conseguente recupero dell’evasione Imposta di Soggiorno.
«E’ un evidente segnale di una categoria in difficoltà. Quest’anno la tassa di soggiorno, vista l’emergenza covid, è stata rinviata al 16 ottobre per andare incontro agli imprenditori – spiega Oliva – e ovviamente gli importi erano più bassi visto il calo delle presenze e degli arrivi. È chiaro che l’anno scorso le cifre erano più alte, ma qualche albergatore ha fatto difficoltà a corrisponderle. Lanciamo un appello al Governo perchè si occupi anche della categoria dei tour operators e albergatori perché il comparto è al collasso».
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Utilità Contattaci
Logout