PESARO «Il governo Meloni, con la manovra di bilancio, ha aumentato di oltre il 25% i canoni demaniali. Colpite le realtà sociali, ricreative, sportive e le piccole attività economiche». Piove sul bagnato in particolare per gli appassionati di nautica e i diportisti alle prese con le spese per i posti barca della nuova darsena.
Le concessioni marittime da quest’anno saranno più alte, passando da 2.700 a 3.377 euro annui, in base a quanto deciso dal ministero delle Infrastrutture che ha comunicato la variazione delle tariffe balneari in base agli indici Istat.
«Poi ci sono altre spese fisse, come la cauzione di circa 3.000 euro per un importo totale di oltre 6.000 euro all’anno», rincara la dose il vicepresidente del consiglio regionale Andrea Biancani. «Costi alle stelle davvero scoraggianti - sottolinea l’esponente del Pd -, la gente rinuncia a partecipare ai bandi di assegnazione dei posti barca. Ho lanciato quindi un’idea per abbassare le spese dei proprietari, in genere di piccole imbarcazioni.
«Il bando quanto prima»
Inoltre, ribadisce il consigliere regionale Biancani, «occorre fare uscire il bando quanto prima, non oltre il mese di febbraio, visto che chi si aggiudicherà i posti barca poi dovrà metterli in funzione, e serve del tempo, non si può arrivare troppo a ridosso della stagione». La seconda richiesta alla Regione è di «verificare insieme all’Autorità portuale a che punto è il procedimento per il cambio di destinazione d’uso a favore del diportismo in metà della nuova darsena. Un progetto il cui iter burocratico è iniziato nel 2019, su sollecitazione di tanti appassionati, associazioni e del Comune, ma se ne sono perse le tracce».
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