Dopo le grandi piogge il pericolo viene dai fiumi: tracimati alcuni tratti di Foglia, Arzilla e Genica

La zona artigianale di Pesaro allagata
La zona artigianale di Pesaro allagata
di Letizia Francesconi
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Martedì 24 Gennaio 2023, 04:00 - Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 18:15

PESARO -  Paura per il livello del fiume Foglia che ieri mattina, dopo oltre 24 ore di pioggia battente si è pericolosamente alzato raggiungendo il limite e tracimando nei tratti più critici: il casello autostradale rimasto chiuso, via Fornace Vecchia, via dei Pioppi, Lungofoglia delle Nazioni e a Vallefoglia, all’altezza del ponte che separa Montecchio da Montelabbate.

In via dei Pioppi una famiglia di tre persone è stata evacuata per precauzione: il fiume foglia si era fatto pericoloso per il nucleo familiare dove c’è anche una persona disabile.

Evacuati ieri mattina una trentina gli operai al lavoro in una delle sedi distaccate dell’Ifi, quella adibita alla logistica. Oggi è in programma un sopralluogo del responsabile Ifi con la polizia municipale e i tecnici, dal momento che la strada privata, che dall’Obi conduce alle fabbriche della zona artigianale resta ancora chiusa al transito. Oltre a parziali esondazioni del Foglia l’allerta è alta per il torrente genica e per il fiume arzilla, sempre monitorati durante tutta la giornata. 


I mezzi in campo


Fin dall’allerta meteo di domenica, la macchina di sicurezza, ha visto in campo 15 squadre dei vigili del fuoco di tutti i comandi della provincia, 6 squadre della Protezione civile e ancora mezzi Aspes e del Centro operativo comunale a supporto degli interventi. In più punti gli argini del Foglia, pur avendo retto sostanzialmente alla fiumana, sono andati difficoltà. Nel tratto di via Lombardia e via Sardegna, nelle vicinanze dello stabilimento Fox, alle spalle della Vitrifrigo Arena e nei punti dove l’argine è sensibile in via Toscana e via Ponchielli fino al casello dell’A14, dove resta chiuso lo svincolo Pesaro-Urbino in entrata per chi è diretto verso Ancona e in uscita, salvo nuove disposizioni. 


Ed ancora fra il porto e il Lungofoglia dove ormeggiano le piccole imbarcazioni. Prima che la situazione, la Capitaneria aveva chiuso anche un tratto del porto, in corrispondenza del ristorante la Vela. Interventi diffusi: « Sono 158 gli interventi completati fra ieri e domenica e 93 in corso ma siamo arrivati nel frattempo a circa 320 interventi di vario genere e legati all’allerta meteo ma considerati differibili – entra nel dettaglio il comandante dei vigili del fuoco Leonardo Rampino – il 56% delle richieste riguarda piante e tronchi, che ostruiscono le strade». Vigili del fuoco intervenuti d’urgenza fra Novilara e Candelara per liberare un tratto di strada comunale da una grossa pianta per poter trasportare un paziente in dialisi al San Salvatore. 


Le emergenze


I mezzi della Protezione civile sono intervenuti anche fra Santa Veneranda e Santa Maria dell’Arzilla, Boncio, Case Bruciate, San Bartolo e fra Villa Ceccolini e Ginestreto per liberare strade da grossi tronchi e tamponare allagamenti, come accaduto in via Lago Maggiore dove per buona parte della giornata una pompa in uso alla Protezione civile ha aspirato l’acqua da un garage privato. Restano chiusi via Gradara e il sottopasso di via dell’Acquabona a Cattabrighe. Sono 30 solo nella giornata di ieri gli interventi delle squadre Aspes, oltre 60 nelle ultime 48 ore.

«Impegnato tutto il personale – spiega il presidente Luca Pieri – dieci addetti che coprono i quartieri da Villa Fastiggi a Baia Flaminia e dalla zona mare alle colline fino Case Bruciate, dove piante di grosse dimensioni come querce e altri arbusti, si sono abbattute. Nonostante un’allerta maltempo importante i danni al patrimonio arboreo e i conseguenti disagi, sono stati ridotti al minimo, grazie alla preventiva opera di manutenzione, monitoraggio e abbattimento preventivo delle piante pericolanti».


La beffa


E come se non bastasse sui social è stato lanciato anche un falso allarme di esondazione alla diga di Mercatale che ha scatenato il panico tra la popolazione. Il Consorzio di Bonifica smentisce e tranquillizza. Il Presidente Netti: «Nessun pericolo di esondazione. Denunceremo all’autorità competente».

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