PESARO - Il mondo della politica e non solo, fa fatica anche oggi ad affrontare il vuoto lasciato da Daniele Tagliolini. Amministratore e politico di unica onestà e gentilezza, Daniele ha lasciato un vuoto anche negli amici, nelle persone che lo hanno conosciuto e che ne hanno un ricordo bello e trasparente.
Tra tutti colui che lo ha sostituito nel ruolo di presidente della Provincia di Pesaro e Urbino, Giuseppe Paolini che ieri è stato alla camera mortuaria a Rimini, e questa mattina sarà accanto ai tanti sindaci del territorio che attendono la salma alle 10 di fronte al centro congressi a Peglio, per poi spostarsi nella chiesa alle 10,30.
«Quando mi propose di candidarmi in Provincia ero dubbioso e gli dissi che non sapevo se ne ero all’altezza, ma, con la sua generosa simpatia, mi ricordò le mille battaglie e avventure che avevo intrapreso con Gino Girolomoni: potevo aver paura di dirigere una Provincia? Mi convinse e si ripropose di rimanere sempre al mio fianco.
Due famiglie legate da profonda amicizia e stima: «È stato prima di tutto un amico, e, per la differenza di età, anche come un figlio per me. Aveva sempre una parola positiva, sempre un sorriso e riusciva a spronare tutti. Credo che mancherà tantissimo a tutti noi e quello che mi dispiace e che tutta la gente della nostra provincia ha perso una persona come lui». «Aveva grandi capacità, ma non chiedeva nulla a nessuno. - prosegue Paolini - Dopo essere stato presidente della Provincia andò a lavorare come postino a Budrio. Poi il sindaco Ricci lo ha eletto presidente di Mms, un’ottima intuizione per una persona di grande onestà intellettuale e coerenza. E ha lavorato fino all’ultimo secondo, - conclude Paolini - con quello spirito positivo che accompagnava sempre il suo operato. Dovevamo risentirci proprio nel pomeriggio di giovedì, per dei progetti che avevamo in corso».
Anche la responsabile ufficio stampa della Provincia, Giovanna Renzini, ne ricorda la tenacia e la sensibilità come la felicità quando riusciva a trovare risorse per sistemare strade, scuole, palestre, in un periodo devastato dai tagli ai fondi delle Province. E’ stato anche un amico degli animali: ha lottato anima e corpo per la sopravvivenza del Cras (Centro Recupero Animali Selvatici) oggi sotto la Regione.