PESARO - "Pesaro ora sei tu la mia casa e non me ne vogliano Montegranaro e Fermo. Anche se in realtà facciamo tutti parte di una stessa famiglia, solo che adesso è più allargata". Sono state le prime parole di saluto del neo vescovo di Pesaro, monsignor Sandro Salvucci fresco di ordinazione episcopale. Oggi pomeriggio una città in festa ha accolto l'ingresso del nuovo arcivescovo successore di monsignor Piero Coccia che ha lasciato la cattedra di San Terenzio patrono di Pesaro per raggiunti limiti d'età dopo 18 anni. Prima del saluto ai fedeli in una piazza del Popolo gremita, accolto dal sindaco di Pesaro Matteo Ricci, il nuovo vescovo è stato ordinato in duomo dall'arcivescovo Coccia e dai vescovi ordinanti monsignor Armando Trasarti, vescovo di Fano e monsignor Rocco Pennacchio, arcivescovo di Fermo, la diocesi da dove proviene monsignor Salvucci che prima di insediarsi a Pesaro ha retto come parroco l'unità pastorale di Montegranaro.
Monsignor Salvucci, fresco di ordinazione episcopale, si presenta ai nuovi fedeli: «Pesaro ora sei tu la mia casa»
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Domenica 1 Maggio 2022, 19:56
E i suoi parrocchiani, sindaco in testa, non hanno voluto mancare all'importante appuntamento. Oltre 300 fedeli hanno raggiunto Pesaro in pullman per seguire la lunga cerimonia che iniziata intorno alle 16 si è conclusa in piazza del Popolo alle 19 fra le note della banda musicale di Candelara e gli arazzi floreali di benvenuto e riproducenti lo stemma episcopale con il motto "Maior est caritas" (Più grande è la carità" che richiama San Paolo). Il sindaco Ricci dando il benvenuto ufficiale ha ricordato l'impegno per la pace della città di Pesaro che ha dedicato la sua nomina a Capitale della Cultura italiana 2024 alla città ucraina di Kierkev, tra le Città della Musica Unesco, distrutta dai bombardamenti russi.
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