Ragazza-ombrellina al motogp e stalker minaccia di suicidarsi e di uccidere l'ex che lavora al Mondiale

Due ragazze immagine, foto d'archivio non riconducibile all'articolo
Due ragazze immagine, foto d'archivio non riconducibile all'articolo
di Gianluca Murgia
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Martedì 25 Maggio 2021, 03:30 - Ultimo aggiornamento: 17:40

PESARO - La loro storia sentimentale era nata nel 2016 sulle piste del Motomondiale: da una parte un’avvenente e giovanissima donna, che lavorava dei paddock come ombrellina, dall’altra un cronista del Mondiale, molto conosciuto. Sembrava una favola, si è trasformata in un incubo tanto che tra i rimedi legali possibili si potrebbe arrivare ora a un ammonimento. Per lei, da ragazza-ombrellina a stalker.

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Lei, toscana di origine ma di casa in Romagna, è di 25 anni più giovane. La relazione viene portata avanti con discrezione: lui che resta colpito dalla bellezza della ragazza e la contatta, la frequentazione che prende via via quota fino a quando lei matura l’idea di sposarsi. Lui, invece, comincia ad allontanarsi, le spiega di sentirsi oppresso tanto che, dopo aver messo fine al rapporto, si trova costretto a bloccare tutti i contatti che aveva con la ragazza. Lei, innamorata, non si arrende, vuole continuare a frequentarlo. Per lui è l’inizio dell’incubo, perché lo stalking, sia esso maschile che femminile, può essere un processo lento ma quasi sempre degenerante. La modella, infatti, arriva a creare continuamente nuovi account per contattarlo, gli invia raffiche di messaggi, lo rivuole a tutti i costi e gli dichiara ancora tutto il suo amore. Amore, però, non più corrisposto. L’escalation è drammatica: lei comincia a minacciare di ucciderlo, poi minaccia di suicidarsi se lui non vuole incontrarla. È a questo punto che il cronista si rivolge alle forze dell’ordine della nostro Provincia ma, invece di mettere un freno alla ragazza e in un certo senso di aiutarla, la porta solo a cambiare strategia: lei non si rassegna e, infatti, inizia a contattare tutte le sue vecchie amicizie del Motomondiale per poterlo convincere a cambiare idea. 

Un incubo per il cronista trovatosi, suo malgrado, vittima di uno stalking che nell’immaginario comune, abituati a cronache che vedono spesso la donna vittima di angherie, minacce e violenze (fisiche, verbali e psicologiche) compiute da uomini, in questo caso, con il ribaltamento delle parti, produce quasi una dissonanza cognitiva e disagio nel parlarne: un uomo vittima di stalking da parte di una modella di 25 anni più giovane che fa l’ombrellina? Sì, è così. Perché lo stalking è un reato che non ha genere. 

Anche nei confronti della donna in questi casi si arriva all’emissione del provvedimento di ammonimento questorile, una sorta di ultimatum allo stalker, introdotto nel 2009, che attiene alle misure urgenti in materia di sicurezza pubblica e di contrasto alla violenza sessuale, nonché in tema di atti persecutori.

Se la donna continuerà nella sua opera persecutoria verrà processata direttamente senza bisogno di una querela e, in caso di condanna, la pena aumenterà.

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