Per il Pronto soccorso urgenti le stabilizzazioni e la nuova ala. Ecco le richieste a Saltamartini

Umberto Gnudi direttore del Pronto soccorso di Marche Nord
Umberto Gnudi direttore del Pronto soccorso di Marche Nord
di Letizia Francesconi
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Martedì 9 Novembre 2021, 10:13

PESARO - Umberto Gnudi, direttore del Pronto soccorso di Marche Nord confida che gli impegni presi ieri dall’assessore regionale alla salute, Filippo Saltamartini, sull’adeguamento e il riordino dei presidi di emergenza-urgenza si traducano in risposte concrete per la sanità locale e i suoi operatori.

A margine del tavolo operativo che ha riunito i direttori generali delle aziende ospedaliere marchigiane e i responsabili de Pronto, il dottor Gnudi analizza l’attuale carico di lavoro sui Pronto soccorso di Pesaro e Fano, e anticipa la prossima riorganizzazione dell’emergenza-urgenza del San Salvatore.

Tutto in vista della fine dei lavori per la nuova ala Covid dell’emergenza-urgenza, adiacente alla sede del Pronto soccorso Marche Nord. Serve fare presto hanno rimarcato Umberto Gnudi e Giancarlo Titolo, responsabile del pronto soccorso del Santa Croce di Fano, perché entro fine anno Marche Nord perderà altri medici del Pronto soccorso che già ora sono 15 meno dell’organico di 40.

Il sovraccarico di lavoro
Al tavolo con l’assessore alla salute si è parlato proprio delle carenze di sanitari e della difficoltà a concedere la proroga dei contratti a termine di una parte del personale, che attualmente sta lavorando. «Entro fine anno – osserva Gnudi – altri 3 medici fra Pesaro e Fano usciranno dall’organico, rispetto ad oggi arriveremo a poco più di 20 interni ai presidi. Questo si tradurrà nell’immediato in doppi turni e in certi periodi, nel caso di una recrudescenza degli accessi per Covid, in un maggior carico di lavoro e stress per i nostri operatori, siano essi medici o infermieri, oltre ad aumentare il rischio di operare in condizioni non ottimali. Ecco perché diventa importante che la Regione accolga le richieste comuni di stabilizzare quel personale precario che sta lavorando con contratti in scadenza già entro il mese o fine anno».

Ci sono attese anche per l’espletamento del concorso regionale per 18 medici dell’emergenza, con domande in scadenza il 18 novembre, 8 dei quali sono destinati a Marche Nord.

«Sono fiducioso nel ritenere che non servano più le due tensostrutture filtro, che invece hanno caratterizzato questo difficilissimo anno e mezzo di emergenza – dice Gnudi entrando nel merito della riorganizzazione – manca poco ormai per il completamento dei lavori della seconda struttura, accanto al Pronto soccorso. Forse riusciremo ad essere operativi già entro fine mese o subito dopo per essere pronti ad affrontare e non farci trovare impreparati ad un possibile aumento dei contagi e degli accessi Covid al San Salvatore. Avremo così a disposizione un’ala specifica di Pronto soccorso a supporto. Non avremo posti di degenza ma potremo garantire un accesso di 7 casi sospetti o Covid positivi con un percorso di accesso completamente separato, rispetto all’attuale corpo centrale del Pronto soccorso, liberando spazio e posti per tutta quella mole di accessi diversi dal Covid e senza caricare ulteriormente la struttura centrale».

Permane lo stazionamento
Quello che permane è il numero delle ore di iper stazionamento dei pazienti no Covid al Pronto soccorso prima di ottenere un posto letto nei reparti: fino a 3 o 4 giorni. «L’iper stazionamento e i suoi picchi - conclude Gnudi - potranno essere affrontati solo se si lavorerà all’integrazione di ospedale e medicina del territorio e quindi più dimissioni e prese in carico dall’ospedale verso le strutture di Area Vasta 1, che dovrebbero supportare in questo caso anche il lavoro dell’emergenza-urgenza e dei vari reparti ospedalieri».

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