PESARO Bulli ragazzini spadroneggiano in pieno giorno nel cuore di Pesaro, in centro storico. Nel mirino finisce un negozio etnico di via Contramine, spuntano le pistole. Sono giocattolo, ma lo choc tra i passanti non cambia. Qualcuno riprende la scena con un telefonino e ne fa un video. Qualche frame finisce anche sui social: in un’immagine si vede il gruppetto di giovanissimi imboccare una strada laterale di via Branca con in pugno le armi giocattolo.
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Il fotogramma
Si nota, ingrandendo il fotogramma, che le pistole hanno il tappo rosso.
I precedenti
Ma oltre alla legge qui il richiamo è anche a un robusto intervento di tipo sociale. Una scena da paranza napoletana, quella a cui si assiste, baby bulli pronti a tutto pur di farsi più grandi di quello che sono. I ragazzini fanno parte di una comitiva di coetanei che staziona nella zona di via Luca della Robbia, finita di recente alla ribalta delle cronache dopo che il responsabile del Centro per l’impiego, Claudio Andreani ha denunciato con un filmato lo stato di degrado della zona, tra resti di bivacchi e rimasugli di tossici. E ci sono stati anche altri episodi, non imputabili nello specifico ai 14enni di via Contramine, ma che tuttavia esprimono lo stesso e preoccupante disagio sociale: atti teppistici alla scuola Don Gaudiano e, pochi giorni fa, altri gesti vandalici in una scuola di Villa San Martino. Tornando alla secca cronaca giovedì pomeriggio il gruppetto di minorenni si è diretto in via Contramine in un negozio etnico. Qui hanno alzato i toni - il motivo non è del tutto chiaro - e anche dall’altra parte non gliel’hanno mandata a dire. Ne è nato un alterco pesante con le pistole giocattolo utilizzate per incutere timore. Qualcuno racconterà poi di aver sentito un colpo secco. Le pistole giocattolo sono in grado di provocare un rumore molto forte, simile a uno sparo vero. È stata chiamata la volante della polizia che è intervenuta sul posto per sedare gli animi e provare a fare da paciere.
Disagio sociale
Ma due ragazzini hanno iniziato a spingere e inveire contro i poliziotti motivo per cui sono poi stati denunciati per resistenza a pubblico ufficiale. La polizia sta portando avanti le indagini cercando di capire se applicare altre misure. Solo una decina di giorni fa due minorenni della baby gang di piazza Redi sono stati raggiunti da un Daspo urbano. Non potranno avvicinarsi a quell’area e hanno un obbligo di firma tre volte a settimana.
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