San Salvatore, nel futuro anche la Casa della salute. Il Comune chiede alla Regione un cronoprogramma per Muraglia

Il pronto soccorso del San Salvatore di Pesaro
Il pronto soccorso del San Salvatore di Pesaro
di Thomas Delbianco
3 Minuti di Lettura
Domenica 16 Gennaio 2022, 10:00

PESARO - «Nuovo ospedale a Muraglia, ora il cronoprogramma dalla Regione. L’azienda ospedaliera va mantenuta. Troppo carico Covid al San Salvatore, non possiamo più reggerlo. Sulle scuole è il caos, metà classi a casa e regole complicate, non siamo stati ascoltati sul green pass per gli studenti». Una parte della relazione del sindaco, ieri al Teatro Sperimentale, è stata dedicata alle criticità sanitarie. 

 
Le criticità
«Siamo ancora dentro la pandemia, Pesaro ha avuto tantissimo morti. Se il Paese e la città non avessero tenuto una linea rigorosa, avremmo avuto molti più morti. Se oggi il San Salvatore è in una situazione difficile, ma se non abbiamo più la fila di bare e il rumore delle sirene, il merito è della stragrande maggioranza dei pesaresi che si è vaccinata. In alternativa, lo scenario sarebbe stato drammatico, ma lo scenario attuale è comunque in grande tensione. L’ospedale è sotto stress - ammette Ricci - non si può rispondere al grido di dolore di Gnudi facendo dire agli altri primari che le cose vanno bene. La cosa peggiore che possiamo fare è dividere e creare tensione dentro l’ospedale. Va compresa la frustrazione dei medici che non ne possono più. E’ da due anni che rinviano altre patologie, per affrontare i malati di Covid. Nella Conferenza di venerdì ho detto che non possiamo reggere il peso tutto sul nostro ospedale. Non è possibile che il peso attuale della gestione Covid sia così forte in un ospedale già di per sè sotto pressione».Sul tema del nuovo ospedale, «la telenovela pare essere finita: abbiamo perso un anno su un progetto che stava per partire, che avrebbe frenato anche la mobilità passiva, che resta il problema principale del nostro territorio.

Non è passato un mese e mezzo, ma un anno e mezzo». 


La tempistica
«Dopo questo periodo - prosegue - non regge più dire che ogni problema che c’è è colpa di chi c’era prima. Ora chi governa la Regione deve prendersi le responsabilità, anche per il nuovo ospedale. Che andrà fatto a Muraglia, non sarà un ospedale da 600 posti per Pesaro e Fano come avremmo voluto. Sarà solo per Pesaro, da 400 posti, ma la scelta ormai è stata fatta, adesso bisogna correre. Incalzeremo sulla tempistica ed entreremo nel merito del contenuto. Senza azienda ospedaliera non ci sono eccellenze - così Ricci difende Marche Nord - Ora chiediamo un cronoprogramma della realizzazione ed entreremo maggiormente nel merito del contenuto. Dobbiamo lavorare anche sulla sanità territoriale: parallelamente al nuovo ospedale, dobbiamo interrogarci su come riorganizzare la sanità e l’attuale sede ospedaliera del San Salvatore. La parte recentemente ristrutturata va mantenuta e trasformata in una grande Casa della Salute che racchiuda gli ambulatori che, oggi, sono sparsi per la città. Mentre la parte vecchia deve essere ristrutturata e ripensata per l’esigenza dell’invecchiamento della popolazione (persone anziane autosufficienti, che vogliono mantenere autonomia abitativa ma che necessitano di servizi quotidiani ndr)».


La parentesi
Parentesi sulla situazione scolastica: «La scuola in presenza è solo sulla carta, il Governo non ha ascoltato la nostra proposta del green pass semplice anche per gli studenti. Ora avremmo un numero di vaccinati nelle scuole più alto e una scuola più sicura. Invece oggi è un caos, regole difficili da spiegare e metà della scuola in Dad». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA