Dalla Palazzina 3 di Muraglia inizia il percorso per la vaccinazione del personale sanitario: adesione sopra all’80%

Il presidio ospedaliero di Muraglia
Il presidio ospedaliero di Muraglia
di Luigi Benelli
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Lunedì 18 Gennaio 2021, 06:10

PESARO - Palazzina 3 dell’ospedale di Muraglia. Inizia qui, dopo una rampa di scale, il percorso per la vaccinazione da Covid-19. Ultima chiamata ieri mattina per il personale dell’Azienda ospedaliera Marche Nord e Asur. L’adesione è sopra l’80% tra i 2.088 operatori totali. Una organizzazione efficace con tutti i passaggi che si susseguono in maniera rapida. 

 
Il percorso
Alla reception il personale medico sanitario viene accolto per la compilazione del modulo vaccinale. All’ingresso una addetta spiega sin da subito i passaggi della registrazione. Poi ci si infila in un primo corridoio di smistamento con la fornitura di un numero che darà accesso ai 4 ambulatori per la visita anamnestica. Qui i medici verificano lo stato di salute dei pazienti, eventuali allergie e forniscono tutte le informazioni necessarie. In seguito si percorre un lungo corridoio, il tutto secondo le regole del distanziamento. Si arriva nell’ultimo ambiente, siamo già nella palazzina 2. Qui vengono effettuati i vaccini, in 6 sale. Tutto scorre rapidamente. Il personale porta continuamente le dosi Pfizer Biontech custodite in celle frigorifere ad hoc, anche grazie all’ausilio di un farmacista della struttura. C’è anche una sala anche per eventuali criticità dopo l’inoculazione. È capitato un paio di volte, reazioni di persone con allergie, ma tutto gestito senza conseguenze. Infine l’ultima sala, quella dell’attesa. 
La tempistica
Circa 15 minuti per verificare che non ci siano conseguenze. L’ultima rampa di scale e di nuovo fuori, vaccinati. Circa 660 le persone chiamate ieri, tanto afflusso, ma tutto ordinato secondo orari e scaglioni come spiega il direttore Sanitario dell’Azienda ospedaliera Marche Nord, Edoardo Berselli. «Sono molto orgoglioso del processo organizzativo. E’ una vaccinazione molto numerosa perché si tratta dalla “last call”, l’ultima chiamata per i medici di Marche Nord e dipendenti Asur. Si sono sottoposti tutti quelli che in un primo momento non potevano vaccinarsi perché avevano un qualcosa di acuto o quanti hanno preferito attendere per capire come funzionasse il tutto per essere rassicurati. Siamo riusciti a recuperare quindi altri 100 dipendenti. In più ci sono stati i richiami di chi si era vaccinato il 27 dicembre, venti persone, tra cui io».
L’adesione
Berselli sottolinea che si tratta di «numeri importanti, ma grazie a questi spazi e all’esperienza accumulata siamo in grado di gestire questi afflussi. Si tratta di un percorso perfetto tra ingresso e uscita, veloce, senza intoppi e stazionamenti». Il personale ha risposto. «La percentuale di adesione è molto alta, siamo arrivati oltre l’80% e forse anche qualcosa di più. Ormai possiamo dire che chi non si vaccina è chi non può farlo, chi ha patologie in atto che rappresentano una controindicazione assoluta o chi ha avuto il covid di recente per cui non ha senso sottoporsi alla dose. Abbiamo registrato una forte adesione da parte di tutti e ne siamo contenti».
Forniture assicurate
E se in questi giorni il Commissario Arcuri ha fatto sapere che Pfizer consegnerà il 29% di dosi in meno, fortunatamente alle Marche sarà garantita invece la consegna deisieri già prevista. «I richiami dopo 21 giorni - conclude Berselli - sono comunque certi e garantiti, qualsiasi azione futura sarà evidentemente correlata alla disponibilità delle dosi».

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