Al Miralfiore il bosco dei susini non c’è più: esposto contro gli alberi tagliati sul Foglia

Al Miralfiore il bosco dei susini non c è più: esposto contro gli alberi tagliati sul Foglia
Al Miralfiore il bosco dei susini non c’è più: esposto contro gli alberi tagliati sul Foglia
di Thomas Delbianco
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Mercoledì 23 Febbraio 2022, 10:00

PESARO -  «Parco Miralfiore, distrutto il bosco dei susini, uno scempio gravissimo», attaccano le associazioni ambientaliste del comitato per la difesa dell’area verde pesarese. E Italia Nostra presenta un esposto per gli alberi abbattuti sul Foglia. Sono diversi in questo periodo gli interventi, in un caso seguiti dal Comune, e nell’altro dalla Regione, che riguardano le aree verdi. E verso ognuno di questi lavori, si scaglia l’invettiva dei gruppi ambientalisti.

«Alberi diradati ed un sottobosco distrutto - interviene la Voce del Miralfiore - ecco ciò che resta del bosco dei susini, l’area che si trova al lato destro del viale d’ingresso di via Solferino, al confine con la stazione ferroviaria.

Questa la sentenza che il Comune ha ritenuto opportuno dare in risposta, o con la scusa, del problema dello spaccio. Là dove si estendeva un bosco con esemplari ad alto fusto, alberelli e arbusti di varie specie tra cui susini, peri, ciliegi, rose domestiche rinselvatichite, ad arricchire un sottobosco percorso da numerose piste pedonali, ora si estende un suolo deturpato, dove sono state eliminate moltissime piccole piante e i giovani germogli, oltre che i fusti di alberi policormici, cioè con più fusti. E il tutto ridotto in trucioli e frammenti di rami malamente spezzati. Non paghi dello scempio del 2020 lo si è ripetuto nel 2021 per arrivare oggi alla completa devastazione della struttura stessa del bosco. A nulla sono serviti i tentativi di chiedere una gestione del verde programmata e competente, tanto più in questa area così preziosa e unica. Questo intervento è un danno immenso.

Per quest’anno niente nidificazioni, niente ombra, rumori dalla strada e dalla stazione, e più particolato atmosferico in sospensione. Non si può gestire un parco che è contemporaneamente parco pubblico, parco storico, parco naturalistico, oasi di benessere, facente funzioni di giardino botanico con le sue quasi cento specie di piante legnose, senza un minimo di conoscenze e competenze. Questo ennesimo scempio segna questa amministrazione di colpevole ignoranza, colpevole mancanza di competenze, sensibilità, comprensione, progettualità». Sull’altro versante Italia Nostra riferisce di aver «ricevuto segnalazione e documentazione fotografica di un grave scempio ambientale sulla riva destra del fiume Foglia dove il Consorzio di Bonifica delle Marche, nell’ambito delle opere messe in campo per la mitigazione del rischio idraulico, ha agito in difformità da quanto deciso dal dirigente per la Tutela del Territorio che ha rilasciato l’autorizzazione idraulica e il taglio selettivo delle specie arboree lungo gli argini del fiume in oggetto

. Dalle immagini ricevute risulta che siano state abbattute tutte le piante e raso al suolo ogni arbusto con grave danno ecologico, ambientale e paesaggistico a partire dal ponte di via Ponchielli fino al ponte sulla ferrovia - informa la presidente Federica Tesini - Ma nella nota di inizio lavori sarebbe compreso anche il tratto fino al ponte Vecchio-Porta Rimini. Tutta questa operazione sembra più propedeutica alla costruzione di una pista ciclabile che ad una effettiva mitigazione del rischio idraulico. Si calcola che siano stati abbattuti circa 2000 alberi lungo gran parte dell’alveo del Foglia nel territorio del Comune di Pesaro».

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