Maxi antenna, la petizione raccoglie tante adesioni: in mille firmano per dire no

Maxi antenna, la petizione raccoglie tante adesioni: in mille firmano per dire no
Maxi antenna, la petizione raccoglie tante adesioni: in mille firmano per dire no
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Giovedì 14 Aprile 2022, 08:40 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 23:36

PESARO  - Oltre mille firme in poco meno di una settimana, raccolte dal comitato del quartiere Soria per dire no all’installazione della maxi antenna 5g. Il punto è arrivato nel corso di un nuovo incontro fra i residenti di via Nobiliore e via Caboto, il presidente del quartiere Stefano Poderi e le referenti Rosalia Cipolletta e Federica Tesini, per le associazioni Legambiente e Italia Nostra.

«Nella lettera aperta allegata alla raccolta firme che ha coinvolto anche i quartieri più vicini all’area individuata – scrivono le associazioni ambientaliste – si manifesta tutta la contrarietà all’eventuale installazione della stazione radio-base Iliad, sottolineando soprattutto la centralità dell’area rispetto alla densità di abitanti del quartiere Soria e dei condomini di precedente o di nuova costruzione.

Non solo, l’area che sarebbe stata individuata sulla base dell’autorizzazione concessa al gestore Iliad, insiste fra il parcheggio e il greto del fiume, ed è ad oggi attrezzata e utilizzata anche come luogo di socialità. Associazioni, cittadini e quartiere tornano per questo a sollecitare l’Amministrazione comunale per un incontro, facendo pressing su assessorati e dirigenti comunali per la revoca fin da ora della concessione alla società di telefonia mobile».

Nodi aperti: «Per il momento – entra nel merito la presidente provinciale Legambiente Cipolletta – si continua con la raccolta firme, estendendola il più possibile. L’unica cosa certa è che l’iter è tuttora aperto, significa che il Comune avrebbe la possibilità di bloccare in autotutela il procedimento amministrativo autorizzato, almeno per il sito individuato che pare sia indicato nel piano di rete mobile aggiornato. Ci sono a tutt’oggi alcuni punti che non tornano ad una prima lettura della determina che autorizza la società gestore a posizionare il maxi ripetitore. Si evidenzia infatti una certa leggerezza di fondo nel coordinare tutta questa vicenda, perché per esempio uno dei pochi atti pubblici, finora disponibili, proprio la determina comunale, non fa alcuna menzione della Legge regionale del 30 marzo 2017 con cui la Regione Marche ha approvato il piano delle antenne a tecnologia 5g».

Allo studio delle associazioni ambientaliste, oltre agli atti riferiti all’iter di richiesta avanzata dal gruppo Iliad, c’è anche lo studio della normativa regionale vigente e di singoli in altri Comuni della Regione. Si ricorda per esempio che anche i singoli sindaci, possono prendere provvedimenti come ha fatto nel 2020 proprio il sindaco del Comune di Osimo, che con specifica ordinanza comunale aveva vietato a chiunque l’installazione sul proprio territorio delle antenne 5g. I residenti del quartiere Soria-Baia Flaminia si aspettano ora una presa di posizione altrettanto forte. 

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