Matteo Ricci, 9 anni da sindaco e poi? «La destra qui non tocca palla: da Pesaro partirà la riscossa per riprenderci la Regione Marche»

Matteo Ricci, 9 anni da sindaco di Pesaro
Matteo Ricci, 9 anni da sindaco di Pesaro
di Gianluca Murgia
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Martedì 6 Giugno 2023, 21:42 - Ultimo aggiornamento: 7 Giugno, 10:08

PESARO - Nove anni da sindaco e poi? Matteo Ricci, primo cittadino di Pesaro, fascia tricolore indossata per due mandati dopo aver indossato quella della Provincia di Pesaro e Urbino, si racconta stasera dal cortile dei Musei Civici, piazza Mosca: un bilancio ma con lo sguardo rivolto all'orizzonte (2024), quando scadrà il suo secondo mandato alla guida della città di Rossini, Capitale della Cultura 2024 e, per forza di cose, dovrà lasciare il timone del Comune e guardare, lui che è anche presidente Legautonomie ALI e coordinatore Sindaci PD, ad uno suo nuovo impegno politico probabilmente fuori dal territorio pesarese (alle Europee? «Decide la segreteria, io penso a finire bene il mio mandato...»). Sono trascorsi nove anni, sembrano un'era geologica: Pesaro ultima roccaforte rossa, Pd ai minimi storici ma anche Pesaro città oggi dal profilo nazionale. Qui, c'è da ricordarselo, nel 2001 era stato eletto segretario nazionale Fassino. E qui, nel 2006, si era tenuta la Festa nazionale dell'Unità che proprio un trentenne Ricci aveva contribuito ad organizzare. Andiamo con ordine, i temi da affrontare non sono pochi. A partire dal prossimo libro («Che mi permetterà di stare nel dibattito pubblico»)  con la prefazione di Veltroni passando per la mentalità di Pesaro del «Do vo' gi», del provincialismo, a Pesaro Capitale della Cultura 2024, senza dimenticare di schiacciare il tasto sanità: «C'è qualcuno che vuole fare un bilancio, in Regione, dopo due anni e mezzo o no? È peggiorato tutto. Noi abbiamo portato a casa, per la città, l'ospedale, anche se non era esattamente quello che volevamo». 

«Riceci? Bisogna trovare un piano B per i rifiuti speciali»

E la maxi discarica di Riceci? Interessa Pesaro come partecipazione all'interno di Marche Multiservizi e interessa il distretto di Pesaro. «Io sono orgoglioso di Marche Multiservizi - ha esordito Ricci - Molti Comuni ci invidiano una gestione aziendale come quella di Mms, che fa utili. Io, però, chiedo sempre di più a loro. Voglio di più in termini di ripristini, migliori. Faremo asfalti per 3 milioni di euro. Poi, c'è stato un cortocircuito sull'aumento di indennità del Cda. Oggi abbiamo rimesso tutto come era prima. Ma oggi abbiamo anche parlato di acqua. Dobbiamo prendere la decisione di fare un grande bacino per approvvigionare l'acqua. Le piogge non sono bastate, è stata una pioggia veloce. Abbiamo parlato anche di economia circolare: serve un impianto Biodigestore. Non siamo riusciti a farlo. Ma ora dobbiamo prendere una strada ad oggi bloccata». Poi, c'è la questione dei rifiuti speciali «dove c'è molta confusione - attacca Ricci -. I rifiuti speciali sono quelli delle aziende: dove vogliamo metterli? Metterli in giro per l'Italia ha un costo e inquinamento.

La strada di Riceci è stata gestita male, io per esempio come Comune più grande non sono mai stato coinvolto, non sta dentro al Piano rifiuti. È evdidente che non si farà. Petriano è contraria. Credo che sarà contraria anche Urbino. Politicamente e tecnicamente è ingestibile perché poi non ci sono le distanze. Non si può dire di no a tutto: è facile ed è da irresponsabili. Io ho invitato la società a ipotizzare un piano B perché, così com'è, l'impostazione porta la società a sbattere contro un muro. Dove si può fare? Faccio un ragionamento generale: è più difficile trovare un posto nuovo».

«Maltempo. Stare in Tv è servito»

«Il cambiamento climatico non è più controllabile, cosa deve succedere ancora? Giorgia Meloni è stata disponibile tutte le volte che l'ho contattata. Ci sono tante agevolazioni e rinvii per cittadini e imprese. Hanno riconosciuto lo Stato di Emergenza in 7 Comuni, Macerata Feltria è venuto giù mezzo centro storico ma non è stata inclusa. Dobbiamo allargare lo Stato di Emergenza, poi vediamo quanti soldi vengono messi oltre a quelli di somma urgenza. Stare in Tv ha dato benefici per rivendicare la nostra situazione».

«Roccaforte rossa? Da qui ripartirà la riscossa per la Regione»

«Io non sottovaluto mai nulla e lo dico anche a chi lavora con me - avvisa Matteo Ricci -. Non è la prima volta che succede. Era accaduto con i 5 Stelle. Poi, cinque anni fa, con Salvini: in piazza avevano già le bottiglie pronte. E abbiamo vinto con il 58% al primo turno. A livello locale i cittadini scelgono chi amministra. Io ho preso voti anche di altri. Il Centrodestra locale? Tutti bravi ragazzi ma non toccano palla. La metà di chi vota il centrodetsra alla politiche poi vota per noi alle ammnistrative. Poi noi abbiamo fatto anche operazioni politiche importanti con coerenza: con il M5s sta andando benissimo. Noi non siamo paragonabili ad Ancona, noi allarghiamo. Io sono convinto che la destra, qui, batterà ancora una volta il muso. Sono convinto che da Pesaro ripartirà la riscossa per riprenderci la Regione». Ma chi sarà il dopo Ricci? «C'è un anno di tempo. Le amministrative dovrebbero essere il 9 giugno 2024. Nel frattempo c'è da lavorare per la città. La mia opinione personale è questa: ci sono due figure, una è Biancani e l'altra è Vimini. Siamo una squadra - ripete - siamo una squadra. Quando sarà ora decideremo, non decido io».

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