Pesaro, Marco e il miracolo del risveglio
dal coma: «Adesso sogno un oro a Tokyo»

Pesaro, Marco e il miracolo del risveglio dal coma: «Adesso sogno un oro a Tokyo»
di Camilla Cataldo
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Giovedì 11 Luglio 2019, 06:25
PESARO - Un personaggio unico, che meritava una copertina. Sarà quella del suo libro. Marco Manzini, risvegliatosi dal coma dopo un pauroso incidente in sella a uno scooter il 6 dicembre 2012, sta ricostruendo la propria vita con coraggio e tanti progetti. Sarà in vendita da settembre “La scelta di vivere”, la parabola di Marco Manzini, dal tunnel alla luce. Marco Manzini, fratello del trainer Mauro, è un atleta paralimpico. Ha disputato i campionati nazionali taekwondo classificandosi secondo con la Activa Kombat. «Il suo sogno è la medaglia d’oro e partecipare alle Olimpiadi di Tokio 2020. Ci insegna a non mollare mai», 
 
Un testo scritto con la collaborazione della Terenzi Concept e che vanta la prefazione di Dino Zoff, campione del mondo 1982 e grande amico del protagonista. I due da sei anni si sentono una volta a settimana. «Era il suo idolo da sempre, gli ha inviato un cd con la sua voce quando era in ospedale a lottare. A Marco sono uscite le lacrime», spiega Nicola Terenzi. «Lo abbiamo intervistato più volte. Zoff ci ha ospitato al Circolo Aniene, spiegandoci il rapporto con Marco e la storia del Mondiale vinto». E ancora: «Marco aveva il desiderio di far capire che con la forza di volontà è riuscito a riprendere in mano la sua vita. Fa il motivatore di squadre sportive e il messaggio che manda è che, se si vuole, si può fare qualsiasi cosa. Nel libro parliamo delle battaglie quotidiane, dei successi e degli ostacoli incontrati in questo percorso», ha spiegato Nicola Terenzi, che ha collaborato alla stesura con Giovambattista Terenzi. Marco Manzini, fratello del trainer Mauro, è un atleta paralimpico. Ha disputato i campionati nazionali taekwondo classificandosi secondo con la Activa Kombat. «Il suo sogno è la medaglia d’oro e partecipare alle Olimpiadi di Tokio 2020. Ci insegna a non mollare mai», termina Nicola Terenzi. Dice Marco Manzini: «Di gente che sta male ce n’è tanta, io sono tra quelli che sta meglio e se posso do un aiuto. I medici mi chiamano miracolato, non paura di niente, mi godo la vita minuto per minuto. Lo sport mi aiuta tanto, non mollo. Spesso mi alleno con gli occhi bendati, perché ho problemi di equilibrio. Sei tu che decidi come vivere, la mente cura anche il corpo. I medici fanno il loro dovere ma non fanno miracoli. I miracoli li fai tu». Il suo mito è Alex Zanardi e la sua voglia di guarire è la linfa che lo spinge ogni giorno. I progressi fatti sono incredibili. «Nessuno se li spiega – aggiunge ancora Manzini, 59 anni e un lavoro in banca, all’Unicredit -. L’importante è la salute, se gareggi vuol dire che sei vivo. Dico sempre: ascoltatevi molto, il cuore è il nostro primo insegnante. Conta provarci, la serenità e la soddisfazione personale. La libertà e l’indipendenza sono le cose più belle del mondo. Se sei felice, il merito è tuo, se sei infelice, il demerito è tuo. La vita che hai dipende dai pensieri che hai». Dal 2015 ha ripreso a guidare la sua auto e non c’è momento che non affronti col sorriso.

«Se vuoi qualcosa, la vai a prendere con sacrificio e sofferenza. Dobbiamo essere come i bambini: cadono, si rialzano e sognano. Chi mi dà la forza? La famiglia, il mio cane, il dottore Emiliano Agostini, neurochirurgo. E anche la città di Pesaro. La forza di non mollare me l’ha data il tanto affetto ricevuto. E anche il mio maestro di taekwondo Luca Fontana e il sindaco Matteo Ricci che mi ha voluto come testimonial della sua campagna elettorale». Il volume, 85 pagine, si potrà acquistare online e in libreria. Una parte del ricavato delle vendite andrà in beneficenza.
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