PESARO - In tanti questa mattina (sabato 19 marzo) si sono uniti alle Associazioni animaliste e ambientaliste del territorio per la manifestazione che si è svolta in Piazza del Popolo a Pesaro, in difesa del Centro recupero animali selvatici (Cras), e soprattutto dei suoi operatori, punto di riferimento di tutta la cittadinanza, che, da diversi anni, con dedizione e passione, a qualsiasi ora del giorno e della notte, sono in grado di intervenire con grande tempestività, professionalità e competenza.
Ad un anno dalle prime minacce di chiusura di un centro così prezioso, numerosi volontari e cittadini si sono ritrovati di nuovo insieme: indossando tutti alcune maschere (gufi, volpi, lupi, cerbiatti e volpi) e le immagini più significative del lavoro del Cras, è stato fatto un girotondo cantando una semplice filastrocca preparata per l’occasione che rappresenta una richiesta di aiuto da parte di tutti coloro che non hanno voce, ovvero tutta la fauna selvatica.
Il lavoro svolto dagli operatori del Cras è infatti fondamentale sia per il recupero degli animali trovati feriti o sequestrati, che per garantire un positivo impatto sull'ecosistema: per questo tutte le associazioni, ma non solo, hanno a cuore le sorti di un servizio attivo e indispensabile come quello fornito fino ad oggi.
L’obiettivo comune delle associazioni, contenuto in un appello rivolto a Regione e Provincia, è quello di raggiungere una soluzione unica e definitiva che garantisca il mantenimento della struttura di Ca’ Girone e dei suoi validi e insostituibili operatori, con il definitivo inquadramento della stessa come Centro con competenza sull’intera regione, epicentro di una “rete” da costituire sull’intero territorio.
L'appello è firmato da Animalia, Animal Liberation, Anpana Pu, Ara Micis, Enpa Pesaro, Lupus In Fabula, Lav, Lipu, Melampo-Meta Marche, Mici e amici, Oipa Pesaro e Osiride.