PESARO - Finisce a processo per maltrattamenti in famiglia. Frasi e insulti alla figlia minorenne, nel loro negozio nel Pesarese: un market cinese. A giudizio, davanti al giudice monocratico, un 50enne della repubblica popolare cinese. Una escalation che ha portato la ragazzina a denunciare le ingiustizie subite.
L’uomo si sarebbe rivolto alla figlia, all’epoca dei fatti minorenne, con frasi come: «Sei una buona a nulla, sei una poco di buono, non fai mai niente». E ancora: «Da grande finirai per strada, nessuno ti vorrà al lavoro». Secondo l’accusa avrebbe costretto la figlia a estenuanti turni di lavoro nel negozio di famiglia, obbligandola a compiere lavori pesanti anche all’interno del loro magazzino. Merce pesante da spostare, al pomeriggio, di sera e persino di notte. Orari e impegni che avrebbero distratto la ragazzina anche dagli impegni scolastici. Sarebbe bastata una disattenzione, un errore o qualche inciampo per deridere, denigrare e aggredire verbalmente e anche fisicamente la figlia. Pizzicotti, calci, pugni e nocche sulla testa per richiamarla ai suoi “errori”.