Vento fino a 95 all'ora, strage di alberi e problemi al tribunale: lastre a rischio distacco

Vento fino a 95 all'ora, strage di alberi e problemi al tribunale: lastre a rischio distacco
Vento fino a 95 all'ora, strage di alberi e problemi al tribunale: lastre a rischio distacco
di Letizia Francesconi
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Venerdì 8 Ottobre 2021, 10:10

PESARO -  Vento a 95 km all’ora a spazzare la costa, strage di alberi e rami (con auto danneggiate), allagamenti, traffico in tilt e il Palazzo di giustizia con il pannelli ancora a rischio distacchi e la strada chiusa prospiciente. E’ il sunto di una giornata di allerta meteo ampiamente annunciata dove comunque si è retto l’urto anche se non sono mancati gli inevitabili disagi condensati in decine di chiamate alla polizia locale e in oltre 30 interventi dei vigili del fuoco concentrati soprattutto sulla costa, tra Pesaro e Fano

Pioggia e vento

Pioggia battente ma soprattutto forti raffiche di bora che hanno flagellato la costa per l’intera giornata con violente mareggiate. Numerosi tra la zona mare, il centro e la periferia gli alberi caduti, alcuni, come in via Valentini nella zona Loreto, precipitati sulle auto in sosta. E ci sono state anche piante crollare sui terrazzi. E poi la questione del Palazzo di giustizia. Sono anni che il tribunale è transennato all’esterno perchè i pannelli che rivestono la facciata sono a rischio distacco e necessitano di lavori di consolidamento e manutenzione straordinaria. Ieri il vento ci ha messo del suo e la situazione si è fatta talmente critica e rischiosa per chi dovesse transitarvi sotto che ha spinto a emettere un’ordinanza di chiusura della strada sottostante che resterà in vigore finchè l’edificio non sarà messo in sicurezza. Chiuso al traffico dunque il tratto di via San Decenzio che affianca il tribunale. È quanto previsto dall’ordinanza 1843 firmata dalla comandante della polizia locale Francesca Muzzini, in cui si stabilisce la chiusura della parte di strada compresa tra via Manzoni e via Flacco. L’ordinanza prevede anche la chiusura alla circolazione di via Giansanti (eccetto residenti).
Traffico in tilt
Ieri mattina il servizio Lavori Pubblici ha infatti segnalato il pericolo di distacco di alcuni pannelli dalla parete del Palazzo di giustizia. I lavori di messa in sicurezza saranno effettuati non appena le condizioni meteo lo consentiranno, per ripristinare al più presto la viabilità. Non benissimo dunque per la viabilità cittadina che già in queste giorni è penalizzata dalla chiusura di via Bramante. E ieri è stata davvero una giornata campale per il traffico con lunghe code nelle ore di punta della mattina e del pomeriggio. Al lavoro anche la protezione civile con il responsabile del Gruppo comunale Ugo Schiaratura che, dopo una ulteriore ricognizione nel pomeriggio di ieri, ha deciso mantenere attiva anche per la notte una squadra integrativa di volontari, reperibili e pronti a intervenire. Le squadre: in campo per tutta la giornata e con un servizio integrativo anche la notte, sei squadre ognuna formata da altrettanti volontari del gruppo di Protezione civile, che a turnazione hanno pattugliato il centro città, l’area a rischio esondazioni in prossimità del Foglia, via Toscana e il quartiere delle colline. Maxi lavoro anche per il servizio di Aspes per la rimozione delle alberature. 
Gli allagamenti
E’ stata necessaria buona parte della serata per prosciugare un allagamento importante in strada Borgheria nel tratto di collegamento fra il depuratore di Marche Multiservizi e la vetreria Masetti, in azione mezzi e pompe di Aspes e vigili del fuoco.

Interventi anche a Urbino per rimuovere rami caduti nella sede stradale ed un albero in zona Sasso che non ha creato problemi alla circolazione perché era all’interno della recinzione di un deposito di Mms. Anche un intervento per grondaie intasate dalle foglie che facevano infiltrare l’acqua sui muri dell’abitazione. Per fortuna non si sono segnalati incidenti stradali: a Cagli due uscite dei vigili del fuoco per due auto uscite di strada ma senza danni a persone. Una era guidata da una signora e l’altra da un uomo che è finito in una piccola scarpata.

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