La pioggia non molla Pesaro: danni a 52 strade provinciali e il Foglia fa paura

La pioggia non molla Pesaro: danni a 52 strade provinciali e il Foglia fa paura
di Letizia Francesconi
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Mercoledì 17 Maggio 2023, 07:34 - Ultimo aggiornamento: 18 Maggio, 07:08

PESARO - Giorno due dell’allerta meteo arancione: scuole chiuse anche oggi, 52 strade provinciali ostruite da frane, una notte difficile con l’ansia della piena del Foglia prevista tra le 22 e le 24. Il sindaco Matteo Ricci non va ancora alla conta dei danni («Comincerà appena la situazione si calma») ma si porta avanti annunciando che chiederà lo stato di emergenza, e alla richiesta si accoda anche il presidente della Provincia Giuseppe Paolini. Il diluvio che ha travolto il Pesarese si è accanito soprattutto sulla costa e a farne le spese è stato in particolare il capoluogo. I filmati virali del quartiere Loreto allagato con il Genica che tracima sono già nei files della memoria collettiva. 

 
«È stata una giornata difficile per Pesaro - ha detto il sindaco Ricci al termine della riunione operativa convocata al Soi dal prefetto Emanuela Saverio Greco - una situazione critica, con allagamenti in tante zone della città. Lo stato d’allerta continua, soprattutto vicino al corso del fiume Foglia: qualche ora fa è stata aperta la diga di Mercatale. I danni sono stati tanti, anche a impianti pubblici e privati, li verificheremo quando la fase critica sarà passata. Di certo chiederemo lo stato d’emergenza, abbiamo bisogno dell’aiuto della Regione Marche e dello Stato per le conseguenze di queste forti precipitazioni che hanno colpito il nostro territorio. Voglio ringraziare i cittadini che hanno collaborato stando a casa o pulendo le strade davanti alla propria abitazione. Ringrazio anche la Protezione Civile, i Vigili del Fuoco, al Centro Operativo e tutte le Forze dell’Ordine intervenute, tutti stanno facendo un grande lavoro. Forza Pesaro».

«Per ora la situazione è sotto controllo - chiosava ieri sera alle 22 l’assessore all’Operatività Enzo Belloni - ma la notte sarà lunga. Ci sono uomini che lavoreranno senza sosta e altri che saranno reperibili. Una situazione in evoluzione. Poco fa Marche Multiservizi ha riscontrato delle rotture all’acquedotto a causa delle frane e c’è la zona di Casteldimezzo senz’acqua ma che è stata rifornita. Abbiamo riaperto i sottopassi di Loreto ma non quelli di Gradara e del San Decenzio». San Decenzio dove ieri si è allagato anche il parcheggio sotto il tribunale con danni consistenti alle auto parcheggiate. Ma l’elenco è lunghissimo.

Una squadra dei vigili del fuoco è stata al lavoro fino alla tarda serata di ieri sul San Bartolo, a Fiorenzuola per liberare le strade da frane e dilavamenti. Resta ancora critica la situazione nelle frazioni del quartiere 3 Colline e Castelli, Ledimar, Muraglia Montegranaro e anche sul San Bartolo. A Focara, strada Valregina di fatto non esiste più o almeno saranno necessari tempi lunghi per ripristinarla a causa di due grosse frane. 


Smottamenti e allagamenti


Da Colombarone a Gabicce, dilavamenti, smottamenti e allagamenti hanno reso difficili i primi interventi di messa in sicurezza. I mezzi del centro operativo comunale sono stati costretti a fermarsi per riprendere il lavoro oggi sulla strada comunale di Vincolungo che sale dalla Statale di Colombarone, dove si sono verificati una serie di cedimenti e smottamenti. Il tratto fra Colombarone e strada Ferrata è stato invaso da fango e detriti, tombini ostruiti e chiusi quasi ovunque, fossati che non hanno retto. Frane e microfrane lungo le strade comunali fra Santa Veneranda e il quartiere Colline e Castelli. «A Ponte Valle - commenta una residente - già una settimana fa era franata la collina e avevamo subito pesanti allagamenti ma Comune, Provincia e privati si rimpallano le competenze tra chi deve pulire. La conseguenza è che anche ora siamo di nuovo allagati, un disastro. Nel seminterrato ho 80 centimetri d’acqua, con mio figlio abbiamo spalato melma per quattro ore».

«La situazione più critica – raccontava la presidente del quartiere Colline e Castelle, Francesca Tomassoli – nella strada che da Trebbiantico sale al Ledimar. E per una frana nelle ore più critiche è stato chiuso il tratto in corrispondenza dell’impresa Sapil. Una situazione di difficoltà per i residenti, grossa frana invece lungo strada Valgelata in prossimità Trebbio della Sconfitta». Ieri era anche una distesa di acqua fra campi e aziende della zona industriale - artigianale compresa fra l’Autostrada, l’Obi e le sedi di alcune fabbriche come Ifi e Scavolini. Sono finiti di nuovo sott’acqua serre e vivai sul Lungofoglia. Di nuovo allagati i Vivai Pantanelli in strada della Fornace Vecchia. E ancora della Protezione civile per liberare da fango e acqua i residenti di strada Fontesecco per fossi ostruiti e in particolare per un canale di scolo che si trova vicino all’interquartieri. Quanto a oggi, si incrociano le ditta.

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