Pesaro, luminarie e albero di Natale: «Noi non spegniamo le luci»

Pesaro, luminarie e albero di Natale: «Noi non spegniamo le luci»
Pesaro, luminarie e albero di Natale: «Noi non spegniamo le luci»
di Thomas Del Bianco
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Mercoledì 19 Ottobre 2022, 03:40

PESARO Caro-luce, l’amministrazione comunale cerca soluzioni per un risparmio energetico negli addobbi natalizi, ma piazza del Popolo sarà comunque illuminata. Emanuele Gambini interroga la giunta: quali azioni verranno intraprese per luminarie e albero di natale dagli inizi di dicembre. Il caro-energia ha avuto negli ultimi mesi un impatto importante, in termini di costi, anche sulle casse comunali.

L’impennata

C’è stata un’impennata del 140% della bolletta della luce, che l’amministrazione paga per le utenze degli edifici pubblici come scuole, biblioteche, impianti sportivi, asili, piscine.

Per fare un esempio, nello scorso mese di marzo il costo della tariffa legata all’elettricità è stato di 223mila euro, contro i 92mila del 2021. Nel 2022, si è passati da una spesa di 1,2 milioni a oltre 4,5 milioni per le utenze, aumenti coperti dall’avanzo di bilancio nell’ultimo assestamento. Di spegnere le luci in città non se ne parla, come hanno invece fatto altri comuni. Il sindaco lo ha scritto di recente anche su facebook: «Lo spegnimento delle luci? Rende le città insicure e non c’è grande risparmio». Ma ora c’è il nodo Natale che si avvicina, con il suo carico di energia elettrica e che richiede per illuminare la piazza, l’albero, e le vie del centro storico con addobbi e luminarie.

Le misure

Per ora una misura definitiva non c’è, ma in giunta si è accennato al tema del risparmio energetico, cercando soluzioni alternative agli scorsi anni, ma lasciando comunque la piazza illuminata. Proprio sulle questioni legate all’aumento delle spese per le utenze pubbliche, si focalizza l’interrogazione presentata dal consigliere comunale di Prima C’è Pesaro Emanuele Gambini, che potrebbe essere affrontata nel prossimo consiglio comunale del 24 ottobre. «Il conflitto ucraino e il regime di sanzioni applicate alla Russia da parte dell’Unione Europea, a cui l’Italia aderisce pienamente, hanno generato una forte tensione sul mercato del gas e dell’energia. L’Italia, così come la Germania, ha una forte dipendenza dal gas russo - scrive l’esponente di opposizione nell’interrogazione - Quasi il 40% del consumo di gas nel paese, prima dell’inizio del conflitto, veniva importato dalla Russia. Anni di inerzia e di politica dei no hanno impedito al nostro paese di avere una adeguata diversificazione, che gli permettesse di mettersi al riparo in momenti eccezionali come quelli che stiamo vivendo.

Rincari per tutti

L’energia elettrica in Italia, per gran parte prodotta dal gas, ha seguito immediatamente la spinta inflattiva e ad oggi famiglie e imprese si trovano di fronte a bollette di gas ed energia elettrica più che raddoppiate. La spesa per l’energia della Pubblica Amministrazione non potrà che avere ora e nel prossimo futuro le stesse dinamiche che stanno colpendo famiglie e imprese. È evidente che il provvedimento del governo uscente, legato alla riduzione ridurre di un grado e di un’ora al giorno dei riscaldamenti, se pur indispensabile, non sarà sufficiente a contenere il forte incremento di spesa sulle utenze di gas ed energia elettrica».

Dopo queste considerazioni, Gambini chiede al sindaco e alla giunta «quali eventuali altre azioni si intende intraprendere, al fine di ridurre il consumo energetico, oltre a quelle che saranno disposte dal governo; se sono previste azioni riguardo alla pubblica illuminazione; di quanto è stato l’incremento della spesa rendicontata ad oggi, dovuta all’impennata dei prezzi dell’energia; quanto si prevede in termini di incremento di spesa nei prossimi mesi e in particolare nel periodo invernale.

Le variazioni

Gambini chiede inoltre quali variazioni di bilancio si stanno introducendo per far fronte ad una spesa ovviamente non preventivata, e da quali voci si troveranno i fondi; se si possa vagliare nel dettaglio, quella che il sindaco definisce sulla stampa una “oculata gestione del bilancio”; quali azioni intende intraprendere questa amministrazione in relazione alle installazioni luminose - luminarie e addobbi degli alberi di Natale previste per il periodo festivo, che l’anno scorso hanno interessato tutto il centro storico con l’ accensione delle stesse dai primi giorni di dicembre».

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