Lui è sposato, lei no: «Dammi i soldi
o pubblico tutti i nostri video». Arrestata

Lui è sposato, lei no: «Dammi i soldi o pubblico tutti i nostri video». Arrestata
di Luigi Benelli
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Domenica 14 Ottobre 2018, 03:35 - Ultimo aggiornamento: 18:48
PESARO -  Era iniziato tutto come una storia di sesso, è finita con un ricatto hard e le manette, quelle vere e non da sex toys. Un sottobosco di passione è il filo rosso di una storia cominciata un paio di mesi fa come un’avventura fuori dal matrimonio sulla scia di un copione forse trasgressivo ma nemmeno troppo originale. Lui è un pesarese 60enne ancora prestante, regolarmente sposato. Lei una romena di 50 anni di bella presenza. Finito con il più classico dei ricatti hard: “Paga o pubblico i nostri video”
  
I due si conoscono qualche tempo fa al di fuori della relazione coniugale. Scatta la passione. Una storia di sesso che va avanti per un paio di mesi. Poi lui decide di troncare tutto. Basta. Ma lei non lo accetta. Continua a pressarlo. E lo fa non solo con il tentativo di ricucire la relazione, ma anche pretendendo soldi. Sulle prime l’uomo ha ceduto e le ha elargito qualche centinaia di euro. Ma le richieste sono diventate sempre più pressanti. E continue- Soldi, ancora soldi. Qualche volta la richiesta di denaro è andata a buon fine, come se l’uomo volesse trovare il modo di rabbonire la donan e le sue pretese e chiudere la relazione definitivamente.

Ma poi la donna non si è più accontentata di qualche centinaia di euro una tantum e ha alzato il tiro. E le centinaia sono diventate cifra tonda: un migliaio o giù di lì. Di fronte a un no secco, ecco la mossa che ha fatto tremare il 60enne: «Se non mi porti 5000 euro in contant, io pubblico il nostro video hard sui social, giuro che ti rovino».
 
Il pesarese si è visto crollare il mondo addosso. L’uomo ha una famiglia che nulla sapeva (e forse ancora nulla sa) della relazione extaconiugale. Una rovina. Così il 60enne si è fatto forza e ha chiamato i carabinieri raccontando tutto in maniera molto discreta ma decisa. I militari della stazione di Pesaro e del nucleo operativo della Compagnia di Pesaro hanno raccolto tutte le informazioni necessarie e preparato il piano per incastrare la donna senza scrupoli. Anche perché c’erano tutte le condizione per prefigurare il reato di estorsione. Così l’uomo ha continuato a fare la parte, fingendo di voler consegnare i soldi richiesti. I due si sono dati un appuntamento qualche giorno fa a Gabicce. Lei si è presentata regolarmente, ma al posto del 60enne sono arrivati i carabinieri che hanno preso in carico la donna e l’hanno arrestata per estorsione. I militari le hanno anche sequestrato il telefono cellulare dal quale è effettivamente emerso quel video hard con cui la donna teneva in scacco l’ex amante minacciandolo di inviarlo su piattaforme social come Messanger, Facebook e Whatsapp. I carabinieri hanno quindi confermato una serie di prove e di dialoghi circa il ricatto.
 
Ora la donna è in carcere a Pesaro in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto prevista per domani. Probabilmente la misura della custodia cautelare è stata necessaria per evitare l’inquinamento delle prove. Domani si saprà se l’arresto verrà convalidato e se verrà concessa alla 50enne una misura più lieve o semplicemente una scarcerazione.

Un caso di ricatto hard che non è nuovo in questa provincia. Una deriva, quella dei video e dei social, che può far alzare antenne di pressione. A maggio un altro caso. Infatti per rendere indimenticabili i rapporti con la fidanzata con cui divideva l’abitazione, un uomo per un lungo periodo l’ha costretta ad assumere cocaina in sua compagnia. E quando lei gli ha detto di non volerlo più assecondare ha rubato dal suo pc una foto in cui lei esercitava l’autoerotismo e come fosse la cosa più normale ha minacciato di diffonderla in rete.
 
Il 43enne alla fine è stato indagato per spaccio di sostanze stupefacenti ed estorsione. Accusa, quest’ultima, giustificabile dal fatto che la ragazza, originaria del Pesarese per diverso tempo, temendo la diffusione dello scatto a luci rosse sui vari social, ha continuato ad imbottirsi di cocaina - che a volte veniva sniffata ed altre volte fumata - cercando di tenerlo buono e fargli passare la malsana idea dei social. Un ricatto assecondato un paio di volte, fino a quando esasperata e spaventata, ha preso il coraggio a due mani ed è corsa in caserma a denunciare i soprusi subiti.
 
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